Antonio Bellocco, rampollo del clan di ‘ndrangheta di Rosarno, ha recentemente preso posizione nella Curva Nord del tifo interista di Milano, accanto ai nuovi capi del direttivo. La sua famiglia ha radici profonde nella ‘ndrangheta, infiltrandosi silenziosamente nell’economia legale di Milano. Ne parla Il Fatto Quotidiano oggi sul proprio portale.
Bellocco è stato coinvolto in affari discutibili, incluso l’acquisto e lo smantellamento della società Blue Call con metodi mafiosi. Il suo ingresso nella Nord dell’Inter ha ridefinito gli equilibri, sollevando domande sulla sua connessione con i padrini lombardi e sulle dinamiche di potere nella curva. Con una condanna definitiva per associazione mafiosa, Antonio Bellocco porta con sé un bagaglio legale, ma la sua amicizia con Marco Ferdico, figura di spicco nel nuovo direttivo nerazzurro, sembra essere senza rilievo penale fino ad ora.
La sua presenza nella Nord dell’Inter ha già influenzato decisioni importanti, come l’esclusione del gruppo degli Irriducibili, dimostrando il suo ruolo di peso nella curva milanese. La sua storia, legata al regno mafioso di Rosarno, si intreccia oggi con la realtà della Curva Nord, a poco più di un anno dalla morte di Vittorio Boiocchi.