Oscar Damiani elogia De Bruyne e Hojlund, e rievoca i suoi trionfi con le grandi del calcio italiano #Calcio #Intervista
Nell’ambito di un intervento radiofonico, l’ex calciatore e procuratore Oscar Damiani ha espresso le sue vedute sul calcio attuale e sui suoi ricordi passati, senza peli sulla lingua. Con un tocco di quella schiettezza tipica dei vecchi professionisti, ha analizzato prestazioni di alto livello e scelte di mercato, mescolando elogi e riflessioni personali.
Damiani, senza mezzi termini, ha parlato della solidità di certi talenti, riferendosi a un centrocampista che ha lasciato il segno in Europa. “De Bruyne non aveva bisogno di dimostrare nulla. Contro lo Sporting ha messo in scena alcune delle cose migliori del suo repertorio.”
Passando a un giovane attaccante, ha appoggiato senza riserve l’investimento su di lui, sottolineando i rischi del grande calcio. “Hojlund? Sottoscrivo questa operazione in tutto. È un calciatore giovane che ha ancora margini di miglioramento. Non è facile inserirsi in un campionato importante come la Serie A.
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Tornando ai suoi tempi d’oro, Damiani ha descritto con un velo di nostalgia mista a orgoglio le sue esperienze con squadre che hanno segnato la sua carriera, mettendone in evidenza l’impatto emotivo. “Il mio Napoli? Sono stati tra i momenti più belli della mia vita sia dal punto di vista professionale che personale. Inter e Napoli sono le squadre più accreditate: due società molto forti e rose ampie. Anche la società ha un ruolo decisivo, e questi sono club di altissimo livello.”
In conclusione, l’intervento di Damiani offre uno sguardo crudo e diretto sul mondo del calcio, dove talento e memoria personale si intrecciano, confermando come certe realtà del gioco rimangano ai vertici per la loro forza e organizzazione.