Oscar Damiani spara a zero sul mercato Fiorentina e le rivali: Kessie è il nome che manca, Napoli e Inter dominano! #Fiorentina #SerieA #Calcio
L’esperto agente Oscar Damiani ha parlato a Radio FirenzeViola durante “Viola Weekend”, dando il suo verdetto senza filtri sul mercato della Fiorentina e sulle altre squadre di Serie A. Con un tono diretto, ha toccato vari temi, partendo dal centrocampo della squadra viola.
Sul rinforzo a centrocampo, Damiani non ha dubbi: “Centrocampisti? Il giocatore adatto per il centrocampo sono sicuro lo individueranno bene i dirigenti viola. Le caratteristiche di Kessie mancano in effetti, può dare un aiuto importante con il suo fisico”. È chiaro che, per lui, senza un tipo come Kessie, la Fiorentina rischia di arrancare.
Passando alle altre squadre, il giudizio è spietato e senza mezzi termini: “Napoli e Inter sono le squadre più forti, la squadra nerazzurra è la candidata con il Napoli all’altezza. Le altre possono far bene come il Milan ma le due dette sono un gradino sopra”. Insomma, per Damiani, il resto del campionato è solo una comparsa.
Per la difesa della Fiorentina, l’agente è schietto ma cauto: “Se arriva uno forte perché no? Ma la squadra ha già un gioco grazie a Pioli e dunque bisogna aspettare le amichevoli per un giudizio completo”. Niente giri di parole: se c’è un’opportunità, prendila, altrimenti fidati di ciò che c’è.
Sulla permanenza di Kean in viola, Damiani apprezza la scelta con un tocco di realismo: “Apprezzo molto che in un periodo in cui i soldi contano conto abbia pensato alla sua carriera e al piacere di giocare e le soddisfazioni in viola e credo che di soldi ne guadagni comunque abbastanza”. In un mondo dove tutti inseguono il cash, Kean preferisce il campo.
Infine, su Dzeko, l’agente elogia le sue qualità con un pizzico di cinismo: “E’ molto intelligente e sa giocare di squadra e può giocare più dietro per mettere pallone, inoltre ha qualità e classe per questo può giocare nel tridente”. Un giocatore furbo e versatile, che sa adattarsi senza troppi drammi. In sintesi, le parole di Damiani dipingono un quadro crudo del calcio italiano, dove solo i più forti sopravvivono.