Quando il calcio diventa una questione di famiglia e di alchimie vincenti: ecco cosa pensa Davide Ancelotti sul presente e futuro del pallone #Calcio #Ancelotti #FootballLife
Davide Ancelotti, nome che ormai si porta dietro una buona dose di esperienza, ha concesso una chiacchierata a Onda Cero con qualche frecciatina nascosta tra le righe.
Come un tecnico che conosce il mestiere dentro e fuori dal campo, ha affermato con decisione che "il calcio è un gioco di dettagli e la gestione dello spogliatoio è fondamentale", una frase che suona come un ammonimento per chi crede ancora di poter improvvisare in panchina senza un minimo di polso e personalità.
Non si è limitato a guradare al presente. Davide ha parlato anche di quella che lui considera la chiave dei successi futuri: "la capacità di adattarsi alle situazioni e di lavorare in squadra farà sempre la differenza tra una stagione mediocre e una da ricordare". Eh già, perché nel calcio moderno il singolo non basta più, serve la squadra che marcia a ritmo e si capisce anche fuori dal campo.
Ecco perché, rischiando di sembrare politically incorrect, ha aggiunto una sorta di velata critica a certe dinamiche nel mondo del pallone: "a volte sembra che ci sia più attenzione alle chiacchiere e alle strategie mediatiche anziché al duro lavoro sul campo". Parole forti, ma che fanno pensare se si guarda al circo che spesso ruota attorno a calciatori e dirigenti.
Infine, sul ruolo delle nuove generazioni e la necessità di freschezza e fame, Davide ha sottolineato che "i giovani devono essere messi in condizione di esprimersi e non solo usati come pedine di scambio". Una stoccata a chi vede nel talento emergente solo un affare, senza curarsi della crescita umana e tecnica.
Davide Ancelotti si conferma così una voce schietta in un ambiente dove spesso le parole vengono pesate e filtrate più del necessario. Nel calcio come nella vita, essere sinceri può fare la differenza.