Kevin De Bruyne fa il punto sul suo nuovo inizio al Napoli e sulle differenze tra allenatori! #DeBruyne #Napoli #SerieA
Kevin De Bruyne, il centrocampista del Napoli, ha rilasciato una chiacchierata schietta a Sky Sport, senza tanti giri di parole. In un mondo calcistico dove tutti fingono di essere eroi fin dal primo giorno, lui ammette che non è tutto rose e fiori, e questo è già un passo avanti.
“Sto bene, ovviamente sono qui solo da dieci giorni ma tutto procede bene. Ci stiamo allenando duramente, sono contento. Penso che la qualità sia alta. Il Napoli ha molti buoni giocatori, ma lo sapevo già. L’anno scorso siete stati campioni d’Italia, quindi so che il livello è alto. Stiamo lavorando molto, adesso si tratta di conoscere meglio la squadra, i giocatori, gli allenatori. Li conoscerò meglio nelle prossime settimane. Penso che comunque vada accettato. Non credo sia facile, ma avere i tifosi che ha il Napoli ti spinge a dare di più però a questo livello ognuno deve prendersi le proprie responsabilità e cercare di arrivare al meglio per giocare il prossimo mese. Questo è quello che stiamo facendo: lavoriamo davvero tanto, ed è la cosa più importante per me.”
Quando si parla di ex allenatori, De Bruyne non si tira indietro e butta lì qualche confronto diretto, come se non ci fosse tempo da perdere con il politically correct. È un po’ come quando un giocatore decide di dire pane al pane e vino al vino, senza peli sulla lingua.
“Differenze tra Conte e Guardiola? Direi che probabilmente Pep ha uno stile più offensivo, mentre Conte tende forse a essere un po’ più difensivo però è anche difficile dirlo stiamo lavorando insieme solo da dieci giorni. Con Pep ho lavorato per nove anni. Qui ci saranno tattiche un po’ diverse, ma è normale. Ho tutto il tempo di conoscere il mister e il suo approccio, ma questa è la differenza principale. Non sono preoccupato, ovviamente vogliamo vincere e quella partita avremmo potuto vincerla facilmente ma non siamo riusciti a segnare. Ora cercheremo di fare meglio”.
In fondo, nel calcio di oggi, dove tutti parlano di unità e spirito di squadra, De Bruyne ricorda che alla fine conta solo il sudore e i risultati, senza tante storie. Una lezione che, se presa sul serio, potrebbe far la differenza sul campo.