Il Napoli continua a brillare nel pre-campionato, conquistando la quinta vittoria amichevole e rafforzando l’ottimismo in vista della stagione. Al Teofilo Patini di Castel di Sangro, gli azzurri hanno superato 3-2 il Girona, mostrando sprazzi di quella qualità che potrebbe fare la differenza. Ma andiamo oltre i numeri: questa squadra, sotto Conte, sta già dimostrando di poter essere un rullo compressore, purché le amichevoli non ingannino come spesso accade.
Al centro della festa c’è Kevin De Bruyne, il fuoriclasse belga che ha illuminato la serata con una doppietta – i suoi primi gol in Italia – e un assist d’oro per Giovanni Di Lorenzo. I quotidiani non perdono tempo a esaltarlo, e il Corriere dello Sport riassume bene l’euforia: “KDB space center: un gol, poi un altro, due razzi. Se il calcio d’agosto è indicativo per evidenziare ciò che non funziona a due settimane dall’inizio del campionato, allora deve esserlo anche per raccontare le cose belle. E De Bruyne è una bellezza già ora, con mezza partite nelle gambe ma una classe intramontabile nel sangue: alle 19.15 di un sabato italiano la prima rete con il Napoli con un bolide di destro su assist di Lukaku, dinamico e in crescita; poi, otto minuti più tardi, bis con un siluro di sinistro in area, risolvendo il caos seminato da Neres senza pensarci.”
Questa descrizione non è solo poetica, è una sveglia per i tifosi: De Bruyne sta già dimostrando di essere quel missile che il Napoli ha disperatamente bisogno per competere con le big, tipo l’Inter o la Juventus. Rispetto ai tempi di Maradona, dove il genio individuale decideva le partite, qui abbiamo un mix di esperienza e modernità – ma attenzione, se KDB si infortuna, siamo punto e a capo, come troppe volte è successo con i nostri eroi.
Però, diamoci una calmata: è solo agosto, e il calcio pre-campionato è come un flirt estivo, divertente ma non eterno. I partenopei meritano di sognare, ma ricordiamoci che contro il Girona non è la Champions – se la difesa continua a ballare, Conte dovrà sistemare in fretta, altrimenti finiamo come l’anno scorso, a lamentarci di errori da dilettanti.
Insomma, ai veri tifosi dico: godetevi De Bruyne, perché è roba rara, ma tenete gli occhi aperti – il campionato è una guerra, non una festa di paese. Forza Napoli, ma con i piedi per terra.