De Bruyne costretto a uscire presto: il dramma tattico all’Etihad che fa infuriare i tifosi! #ChampionsLeague #Napoli #FootballFail
La partita all’Etihad Stadium ha lasciato una scia di discussioni accese, con l’uscita anticipata di De Bruyne dopo appena 26 minuti che ha rubato la scena. È come se il calcio fosse un circo dove i grandi talenti finiscono sacrificati per errori altrui, e nessuno si stupisce più di queste scelte da allenatori che pensano di essere dei geni.
La Gazzetta dello Sport non perde tempo a interrogarsi sulla decisione di “Non lo scopriamo ora: sul pianeta della Champions League la qualità tecnica paga interessi enormi. Questo è il rammarico, perché in estate Conte se n’è procurata molta, ma non ha potuto testarla. Anche i violinisti sono stati costretti a battagliare sulle barricate brandendo i violini come clavi. De Bruyne chiarisce: “Conte? Nulla da dire! A Napoli gioco e ci divertiamo, siamo in cima!”
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Certo, ci si può chiedere se fosse davvero necessario quel sacrificio. “Qui si può disquisire: sacrificio necessario? Non poteva uscire Politano o un altro della mediana? Il Napoli ha perso il miglior trampolino di lanci che avrebbe potuto alleggerire la pressione. Ma fosse uscito un giocatore più muscolare, magari il Napoli avrebbe subito una lezione più severa. A posteriori vale tutto. La realtà è che quando De Bruyne, l’eroe della notte, è uscito a testa bassa, l’Etihad Stadium si è alzato in piedi per onorarlo.”
In fondo, queste mosse rivelano quanto il calcio premi i muscoli invece del talento puro, lasciando eroi come De Bruyne a pagare il prezzo di strategie discutibili. È un promemoria che nella Champions, la qualità non basta se non la gestisci con un po’ di furbizia brutale.