De Bruyne al Napoli: Una scommessa che accende il San Paolo
Kevin De Bruyne si è aperto al Corriere dello Sport, e le sue parole rimbombano come un eco dal Vesuvio tra i tifosi del Napoli. “Onestamente c’erano anche altre opzioni, ma dopo aver parlato con mia moglie e i miei figli ho pensato tra me e me che questa fosse la migliore. Ho valutato tutti i fattori, lavoro e vita, carriera e futuro.” Insomma, non è stato un colpo di fulmine, ma una scelta calcolata – e come tifosi, possiamo solo sperare che non si penta dei climi più miti di Napoli rispetto a Manchester.
Ma ecco il bello: “Tra l’altro è la squadra che ha vinto il campionato, una squadra incredibile, e avendola sfidata in Champions so cosa si prova: conosco i tifosi, la loro passione e il loro sostegno. Quindi Napoli mi ha trasmesso la sensazione più bella”. Finalmente un campione che riconosce l’anima del Sud, quella passione che fa tremare gli stadi e terrorizza gli avversari. Ricordate gli anni di Maradona? Ecco, De Bruyne sembra aver capito che qui non si tratta solo di palla, ma di eroi che conquistano cuori.
Passiamo al sodo: “Non sono un sognatore e questo non è un sogno: io sono un giocatore e questa è la realtà. Davanti ci sono undici mesi e non è il caso di sognare su ciò che forse arriverà in futuro: puoi vincere se lavori duro.” Bravissimo, Kevin, proprio quello che ci serve dopo stagioni di illusioni svanite. I tifosi partenopei sanno bene quanto è dura ripetere uno scudetto – pensate al post-Sarri – ma se lui spinge come un bulldozer, magari evitiamo un altro crollo stile Inter del 2021.
Non manca l’autocritica implicita: “Il Napoli è forte, c’è tanta qualità: l’anno scorso, del resto, i ragazzi hanno vinto lo scudetto, ma ovviamente quest’anno partirà una nuova sfida e vincere di nuovo sarà difficile. Però penso che si possano fare buone cose”. Vero, il nostro Napoli ha le basi con Spalletti, ma senza un po’ di rinforzi veri, rischiamo di finire come la Juve nei suoi anni bui, pieni di promesse ma vuoti di trofei. De Bruyne crede in noi, e noi dovremmo credere in lui, ma solo se non si limita a giocate da highlight.
Infine, un tocco di storia: “Maradona? Ah! Leggenda. Leggenda di questo gioco, of course.” Esatto, e se De Bruyne vuole lasciare il segno, deve incarnare quel spirito – non solo dribbling, ma quella rabbia napoletana che rovescia i giganti. Non è tempo di sogni rosa, gente: lavoriamo sodo o finiamo col rimpiangere le cotte estive per campioni che scappano. Forza Napoli, il campo parlerà.