martedì, Novembre 11, 2025

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De Bruyne stuzzica i critici Napoli aveva la migliore offerta e l ho scelta Vecchio per me sono lo stesso di dieci anni fa

De Bruyne spiega la scelta: famiglia, Champions e un’opzione che ha convinto. #DeBruyne #Napoli #Calcio #Mercato

“Napoli unica offerta vera? No, opzione migliore“. Così parla il centrocampista azzurro Kevin De Bruyne, che in una lunga intervista al Corriere della Sera racconta i motivi della sua scelta: “Le offerte sono state tante, ma ho deciso per i campioni d’Italia, giocano la Champions, e poi Conte è un allenatore magnifico. Quando sei giovane decidi solo per te, ora ho chiesto anche ai miei figli, il più grande ha 10 anni ed è in una fase importante della crescita”.

De Bruyne, ci spieghi allora perché uno come lei, super quotato e super pagato nel campionato migliore al mondo, ha scelto l’Italia.

“Quando il City ha deciso di non rinnovarmi il contratto ho iniziato a guardarmi attorno, dopo tanto tempo non volevo più restare in Inghilterra. Tra le varie possibilità, Napoli mi è sembrata la migliore per la mia famiglia e per me come calciatore. In serie A posso giocare ancora ad alti livelli”.

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Ha 34 anni, maturità piena o viale del tramonto?

“Penso di essere più o meno lo stesso di 10 anni fa. Forse da giovane sei più dinamico, adesso ho più esperienza. Evolvi come giocatore: ho le mie qualità, la gente le conosce, ma anche le mie debolezze, come tutti. Non sono preoccupato né eccitato: cerco solo di fare il mio lavoro al meglio, divertendomi. Il calcio è la mia passione e non voglio che diventi un “lavoro normale”. Se lo vivi con piacere e con un sorriso, alla fine giochi meglio”.

Cosa può dare Modric, 39 anni, al Milan?

“Tutto. Ha avuto una carriera incredibile e si sente ancora in grado di giocare ad altissimo livello. Quando un giocatore porta la sua esperienza, il gruppo non può che migliorare. Luka non è il più giovane, io nemmeno, ma possiamo dare qualcosa di diverso. Lui può trasmettere ciò che ha imparato in Spagna o Inghilterra. Io posso fare lo stesso: c’è una filosofia diversa in Premier e posso spiegare come si lavora lì, aiutando così i compagni”.