Quando l’inciviltà diventa una notizia globale: Napoli sotto la lente, ma gli altri che fine fanno? #Napoli #Inciviltà #DoppioStandard #CronacheDiStrada
Il dibattito si infiamma attorno a Napoli per un fenomeno che sembra affliggere molte città, ma che viene amplificato solo quando si parla dei napoletani. Un noto docente ha smascherato un fastidioso doppio standard con un’affermazione che non lascia scampo: "Il problema è che esistono quote di incivili in tutto il mondo ma solo quando gli incivili sono napoletani le notizie fanno il giro del mondo".
Lungi dal voler giustificare i comportamenti scorretti di alcune persone, il docente mette in luce una verità scomoda: perché il malcostume altrui spesso resta nell’ombra mentre quello napoletano diventa spettacolo internazionale? La domanda, in realtà, solleva un problema più ampio, che riguarda la rappresentazione mediatica e la percezione di intere comunità. Trevisani affila le armi: “Milinkovic e Lang non servono, con 50 milioni prendi Lookman e fai sul serio”
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Non si tratta solo di un fatto di cronaca, ma di una riflessione sulla scelta delle notizie e sul pregiudizio che ancora accompagna certi territori. Napoli diventa così una cartina di tornasole, dove l’inciviltà è amplificata come se fosse un marchio distintivo, alimentando stereotipi radicati e non sempre corrispondenti alla realtà.
In un mondo che si dichiara globalizzato e inclusivo, questa disparità di trattamento appare anacronistica e ingiusta, soprattutto considerando che chiunque può incappare in situazioni di degrado o mancato rispetto delle regole, a prescindere dalla città o dal quartiere di appartenenza. La riflessione del docente invita a guardare oltre il sensazionalismo e a chiedersi perché l’inciviltà venga associata con tanta sicurezza solo a Napoli, lasciando agli altri un comodo anonimato.