L’addio di Khvicha Kvaratskhelia al Napoli si avvicina, con un futuro brillante all’orizzonte al Paris Saint Germain. La notizia agita le acque del calciomercato ed emoziona i tifosi partenopei, mentre lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni non manca di esprimere sue personali riflessioni su Facebook a proposito dell’addio del talentuoso georgiano.
Il lungo arrivederci
Nel suo post, de Giovanni assimila il passaggio di Kvaratskhelia dal Napoli alla capitale francese a un artigiano che ha compiuto un lavoro impeccabile e ora si appresta a lasciare il campo: “Vuoi qualcosa di bello in casa, una libreria nuova, un cassettone, un tavolo. Trovi un falegname bravissimo poco conosciuto, che ti fa un bellissimo lavoro che tutti ammirano. Lo paghi quanto concordato. Ti saluta e se ne va. Gli auguri buona fortuna. Non è tuo figlio, non è tuo fratello. È un professionista che viene pagato per il lavoro che fa fatto.
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Applausi e nostalgia
Tuttavia, nessuna lacrima verrà versata per Kvaratskhelia, promette lo scrittore napoletano, che sottolinea quanto sia importante separare il valore professionale dall’affetto personale: “Non verseremo lacrime. Tu hai il diritto di andare dove ti porta la tasca, noi abbiamo il diritto di tenerci il cassettone. Ricordando il professionista, scordandoci l’uomo ordinario, francamente dimenticabile. Nella storia del nostro amore conserveremo altro…”
Ricordi indelebili
Un messaggio forte e chiaro che chiude con un ricordo di coloro che, pur avendo lasciato il Napoli, hanno lasciato un’impronta indelebile nei cuori dei tifosi: “Una cresta, un sette che taglia, un Pocho pazzo, un Ciruzzo, l’uruguaiano coi capelli lunghi. Non hanno vinto niente ma hanno vinto tutto. Loro si. Ma tu che ne sai. Tu sei solo uno che ha fatto un bel cassettone.”
L’addio di Kvaratskhelia al Napoli potrebbe essere difficile per alcuni, ma è chiaro che il mondo del calcio, pur essendo fatto di emozioni, richiede anche la capacità di accettare il cambiamento e andare avanti.
