La sconfitta del Napoli ad Empoli ha evidenziato la crisi in corso nella squadra azzurra. Paolo Paoletti, ex addetto stampa del Napoli e giornalista, ha condiviso su Facebook un lungo post in cui analizza i numeri del disastro che sta caratterizzando la stagione della squadra partenopea. Dopo 33 partite disputate, il Napoli ha cambiato 3 allenatori, ha ottenuto 31 punti in meno in classifica, ha perso 10 partite e ha segnato 50 gol (contro i 69 dello scudetto), subendone invece 41 rispetto ai 23 della stagione precedente. Paoletti ha sottolineato la necessità di approfondire le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, ponendo l’accento sul taglio degli stipendi del 30% voluto dal presidente De Laurentis dopo la vittoria dello Scudetto e sul mantenimento del prestativo da parte dei giocatori.
La critica di Paoletti sul management del Napoli
Oltre alla situazione sportiva, Paoletti ha anche espresso dubbi sul management del Napoli, evidenziando il caso del taglio degli stipendi e sollevando delle domande su come questo abbia influenzato le prestazioni dei giocatori. A suo parere, le responsabilità della crisi attuale sono da attribuire a diversi fattori, e quindi richiedono un’analisi approfondita per individuare le cause principali.
Le conseguenze della crisi sulla credibilità del Napoli
La crisi che sta attraversando il Napoli non riguarda solo l’aspetto sportivo, ma rischia di compromettere anche la credibilità e l’immagine della squadra. Con risultati deludenti e polemiche sul management e sulle scelte della società, il Napoli si trova ad affrontare una situazione difficile che richiederà azioni concrete per invertire la rotta e ristabilire un clima sereno e competitivo all’interno della squadra.