Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato di calcio a margine della conferenza stampa con il sindaco Gaetano Manfredi e l’ex manager di Maradona Stefano Ceci in Comune. Queste le dichiarazioni del patron del club azzurro.
SUL PROSSIMO IMPEGNO CONTRO IL GENOA
ADL ha parlato del prossimo impegno contro il Genoa, che coinciderà con l’ultima gara di Insigne al Maradona: “Tutte le partite per me sono da affrontare in maniera esemplare e con attaccamento alla maglia, sia in casa che fuori casa. Per domenica abbiamo messo dei prezzi ultra-stracciati, stra-popolari, non solo perché è l’ultima in casa, ma anche per poter onorare la partenza di Insigne”.
SULL’ADDIO DI INSIGNE E SU PROGETTI FUTURI
“Chi ama il Calcio Napoli e un giocatore fedele alla maglia azzurra per tutti questi anni non può non venire domenica. Su Insigne mai dire mai, se non si dovesse trovare bene in Canada noi lo accoglieremo sempre a braccia aperte – ha aggiunto De Laurentiis -. Progetto per il prossimo quinquennio? Oggi come oggi è difficile andare di quinquennio in quinquennio, bisogna avere capacità di adattamento agli stravolgimenti del mondo”.
SUL MERCATO E SUL PROSSIMO ANNO
“Il prossimo anno voglio un Napoli ‘cazzutissimo’, che è un aggettivo che per me rende l’essere napoletano. Serve una squadra competitiva ai massimi livelli – insiste il patron -. Dobbiamo essere virtuosi, non possiamo prendere tutti 35enni o dicono ‘perché De Laurentiis prende solo vecchi?’. Però poi se prendo uno troppo giovane dicono ‘De Laurentiis non vuole vincere’. Il mercato me lo immagino aperto, dopo il Covid ci sarà tanta voglia di fare”.
SU SPALLETTI
De Laurentiis si è poi soffermato su Luciano Spalletti: “Lasciamolo lavorare e ambientare. Io per otto mesi non ho rilasciato interviste perché c’era la necessità di conoscere l’allenatore e l’uomo. Se lui sentirà che l’anima si è tinta di azzurro allora non potrà farne a meno. E’ un tecnico formidabile e uomo serio, nulla da obiettare. Sono cose che mi fanno dire ‘Aurelio, hai fatto centro’. Ha una bambina di 10 anni e una moglie che vivono a Milano, non è una situazione semplice. Per voi esiste solo il calcio, ma altri si portano dietro anche problemi di cui non vi fate carico”.
SUGLI STOP CONTRO FIORENTINA, ROMA ED EMPOLI
“Penso spesso una cosa: che devo spostare la Filmauro a Napoli e stare in città due volte a settimana per intervenire – ha aggiunto ADL -. Sulle tre partite da un punto (contro Fiorentina, Roma ed Empoli, ndr) ho visto delle defaillances partite da un reparto o da un calciatore, tutte situazioni che nascono da problemi in allenamento. Il calcio ha a che fare anche con le vite private dei calciatori, dello staff del tecnico. Ognuno ha le sue cose a cui pensa”.
SULLO STADIO
“Ho già un progetto fatto. Lo stadio sta lì e lo rimetteremo a posto, lo renderemo bellissimo. Ma dobbiamo studiare tutte le problematiche affinché funzioni al top, dalla viabilità ai servizi. Sono tutte cose facili a dirsi, ma che si devono intrecciare con chi abita nel quartiere e non vive di calcio. E’ vero che in Inghilterra ci sono stadi funzionali, ma noi non possiamo mettere fuori casa la Camorra, la mafia, la ‘ndrangheta”, ha concluso.