"Il Napoli e il centro sportivo: quando il tempo non basta e i figli non convincono" #Napoli #CentroSportivo #DeLaurentiis #CalcioNapoli #Mercato
L’ex consigliere comunale di Castel Volturno, Antonio Luise, non ha fatto sconti parlando della situazione del centro tecnico della SSC Napoli. Ai microfoni di Stile TV, durante la trasmissione “Salite sulla giostra”, Luise ha dichiarato: “De Laurentiis credo abbia capito che i figli non sono all’altezza per proseguire la strada che lui sta percorrendo col Calcio Napoli".
Il futuro del club partenopeo sembra dunque una partita a scacchi con difficoltà interne da non sottovalutare. Luise ha sottolineato come il presidente, a 76 anni, “ha sempre avuto offerte per il calcio Napoli” e che, sebbene – “credo che un altro paio di anni possa farli ad alti livelli”, il passaggio della gestione ad altri non può essere evitato nel lungo periodo.
Il presidente, noto per le sue provocazioni, ha sempre ribadito di non voler mettere in vendita il Napoli. Tuttavia, secondo Luise, “De Laurentiis dice sempre che non venderebbe mai il Napoli, ma credo sia una provocazione quando parla di prezzi perché 2,5 miliardi sono tanti!”. Le mosse sul mercato estivo saranno fondamentali: “di certo acquisterà, altrimenti Conte, e lo ha messo per iscritto, se ne andrà”.
Un aspetto chiave resta il centro sportivo, croce e delizia della gestione. Il sogno di vedere la prima pietra a settembre appare ancora lontano. Luise spiega, “per mettere la prima pietra sul centro sportivo a settembre, vuol dire che il presidente il centro lo ha già comprato da almeno un anno”, ma la costruzione richiederà più tempo perché per un progetto complesso di campi, palestre e piscine “ci vuole tempo, almeno 2 anni”.
Non è un mistero che il terreno di Castel Volturno sia un asset prezioso. Luise è chiaro: “un posto migliore di Castel Volturno è difficile da trovare, non credo che lo troverà”, anche se il Napoli pagherà una penale, “a dicembre non andrà via da Castel Volturno”. Per realizzare i sogni ambiziosi, serve un terreno con destinazione urbanistica adeguata, cosa che il presidente ha cercato di ottenere anche offrendo alla famiglia Coppola l’acquisto del terreno ma ricevendo un no.
Ancora parole dure, ma realistiche: il miglior terreno finora individuato resta quello de La Piana, un’opzione che potrebbe cambiare le carte in tavola. Intanto, il tempo stringe e la pazienza dei tifosi pure.