Napoli incassa una plusvalenza d’oro da Raspadori: De Laurentiis colpisce ancora
Il Napoli ha appena chiuso la cessione di Giacomo Raspadori all’Atletico Madrid per circa 22 milioni di euro di base fissa, più bonus, confermando la sua fama di macchina da plusvalenze. Niente male per un giocatore acquistato dal Sassuolo a 32 milioni, eh? Ma andiamo oltre i numeri: questa operazione è l’ennesimo colpo di Aurelio De Laurentiis, che trasforma giocatori in banconote, lasciando i tifosi a chiedersi se stiamo costruendo una squadra o un conto corrente.
La plusvalenza stimata è di 16,2 milioni di euro, considerando il valore residuo di Raspadori sceso a 5,8 milioni. Aggiungeteci risparmi su stipendi e ammortamenti, e boom: un effetto positivo di 26,6 milioni sui conti del 2025/26. Insomma, ADL ci fa passare per geni della finanza, ma quanti trofei abbiamo vinto con questi trucchi contabili?
Critichiamolo pure: vendere Raspadori, un talento sottoutilizzato, ricorda le cessioni folli del passato come Higuain alla Juve. Allora gridavamo tradimento, e oggi? Stessi rischi, con questi soldi che finiranno in acquisti mediocri o in tasche della società, lasciando il Napoli a lottare per un posto in Europa League.
Ma non è tutto negativo: paragonato ad altri club, come la Roma che brucia soldi senza ritorni, il Napoli è un maestro nel bilanciare libri. Voi tifosi, però, diteci: preferite plusvalenze o vittorie? Perché con De Laurentiis, sembra che i conti siano sempre in salute, ma il cuore della squadra batte a intermittenza.
Insomma, brindiamo a questi 22 milioni, ma con un occhio critico: se non li investiamo in veri fuoriclasse, finirà come al solito, con noi a imprecare contro il cielo azzurro. Avanti Napoli, ma stavolta senza illusioni!