Luigi Musto, Consigliere del Comune di Napoli, ha lasciato delle dichiarazioni in merito al divieto di trasferta per i tifosi del Napoli.
Luigi Musto, Consigliere del Comune di Napoli, ha lasciato delle dichiarazioni in merito al divieto di trasferta per i tifosi del Napoli dopo gli incidenti sull’autostrada A1 con i tifosi della Roma: “In riferimento a quanto emesso in queste ore dal Viminale che riguarda il divieto di trasferta temporale per le tifoserie Napoletane e Romane a causa degli scontri avvenuti Domenica scorsa in autostrada A1 all’altezza di Arezzo e che ho condannato fin da subito prima da Istituzione e soprattutto da tifoso,mi sento di ribadire però ancora una volta la mia indignazione per una misura che trovo ingiusta.
Il mondo del calcio e le Istituzioni Nazionali devono interrogarsi se si stia facendo tutto il possibile in questi anni per arginare fenomeni che partono in primis dagli stadi e da forme di discriminazione territoriale,tra le tante ipotesi,a cui non si vuole porre freno.
Io mi chiedo e lo chiedo agli organi preposti,il perché debbano pagarne le conseguenze i tifosi perbene! Quelli che per passione spendono soldi e macinano chilometri,quelli che seguono le regole,quelli che hanno le tessere,tutti coloro insomma che sono la stragrande maggioranza del tifo a Napoli e in Italia e che subiscono indirettamente questi facinorosi pseudo’criminali……
a loro e alle loro esigenze chi ci pensa???!!
Punire tutti per punire qualcuno è un teorema che non regge più di fronte a fatti del genere.
Chi danneggia la collettivita’ va individuato isolato e messo fuori dagli stadi per sempre come fatto in Inghilterra e in altri campionati Europei.
Va presa una posizione dura e bisogna farlo senza più slogan.
Napoli oggi ha una squadra che vince e convince,e provvedimenti forti devono esserci per coloro che non rispettano la legge.
Con forza lo ribadisco da Presidente delle Politiche Giovanili del Comune di Napoli,perché è a loro,ai giovani soprattutto,che tolgono più di altri la passione;
confrontiamoci ancora e troviamo il modo per fermare chi SPORCA il calcio non chi lo colora e lo rende lo sport più bello del mondo!“