Il Dilemma di Conte: Nuovi Arrivi in Coda o Subito Protagonisti?
Nel corso di “Ne Parliamo da Castel di Sangro” su Canale 8, Paolo Del Genio ha sezionato le parole di Antonio Conte, rivelando un mix di pragmatismo e incertezze nel ritiro del Napoli. E chissenefrega delle regole fisse: “I giocatori nuovi devono aspettare? Questa non è una regola fissa nel calcio, perché l’anno scorso sono arrivati Buongiorno, McTominay e Lukaku, questi ultimi due senza fare nemmeno un giorno di ritiro. Subito titolari e subito bene, non hanno aspettato un bel niente”, sottolinea Del Genio.
Ma dai, tifosi, quest’anno sembra tutto capovolto: i nuovi come Beukema, già titolare in Serie A per due stagioni, si trovano a marcare il passo dietro Juan Jesus, mentre Marianucci, Lucca e Lang devono pazientare mesi. È una scelta che fa storcere il naso, ricordandoci i tempi di Sarri quando i nuovi dovevano sudare per integrarsi, ma almeno lì c’era coerenza.
Sul fronte portieri, la bomba è esplosa: “Su Milinkovic-Savic la prima parte della dichiarazione per la potevo anche aspettare, ma la seconda parte mi ha sorpreso molto perchè avremmo due portieri. Non è una scelta molto frequente nel calcio, ma l’accettiamo. Ma la seconda parte del discorso di Conte sui portieri ‘Se uno dei due prenderà nettamente il sopravvento’, significa che ad un certo punto uno farà dieci partite di fila e avrà preso nella considerazione di Conte il sopravvento”.
Ironico, no? Milinkovic-Savic firma un quinquennale per fare il riserva di Meret? O il nostro Alex rischia di saltare i Mondiali finendo in panchina? Sembra la Juventus ai tempi di Buffon e Szczęsny, dove la concorrenza è un’arma a doppio taglio, ma qui al Napoli potrebbe essere un suicidio per il morale.
Insomma, auguriamoci come Del Genio che nessuno prenda il sopravvento e che si alternino senza drammi: “Il mio augurio è che non lo prenda nessuno, è che facciano tutti e due molto bene alternandosi tutto l’anno. E così il problema è rinviato di un anno”. Voi tifosi, dite la vostra: è strategia o un pasticcio made in Conte? Perché al San Paolo, l’attesa non è mai stata un optional per chi ama vincere.