Il Napoli inciampa contro il City: Del Genio non le manda a dire sul pasticcio di Di Lorenzo #Napoli #ChampionsLeague #CalcioReale
Paolo Del Genio, senza tanti giri di parole, ha sparato a zero sulla debacle del Napoli in casa del Manchester City, criticando ma anche giustificando l’accaduto con un tocco di realismo brutale. Il giornalista, parlando ai microfoni di Canale 8, non ha risparmiato commenti taglienti sulla prestazione della squadra, sottolineando come certe sconfitte siano inevitabili contro giganti del calcio.
Nelle sue parole, Del Genio ha messo in evidenza le prospettive del Napoli in Champions League, ammettendo che ci saranno sfide più abbordabili: “In Champions ci saranno delle partite dove, innanzitutto speriamo non ci siano episodi così negativi come l’espulsione di Di Lorenzo, e poi ci sono avversari nettamente inferiori tranne il Chelsea. Saranno avversari nettamente inferiori al City e inferiori anche al Napoli. Quindi il Napoli può fare i punti necessari per provare ad andare avanti. La sconfitta ci poteva stare a Manchester, l’unica cosa che mi dispiace è che non abbiamo avuto nessuna indicazione su delle cose che volevamo vedere. Purtroppo è il calcio, non ci sta da processare né la squadra né Di Lorenzo. Haaland è una belva feroce che attacca lo spazio, Di Lorenzo era sicuro di prendere il pallone perché forse con 98 giocatori su 100 ci sarebbe riuscito. Ma contro quella montagna non ha preso il pallone. Al capitano do 5,5 di voto perché è un errore ma lo metto in relazione alla forza dell’avversario. Quando si alza il livello succede questo: una stessa cosa che ti riesce sempre poi si alza il livello e non la riesci a fare perché l’avversario è più bravo. Milinkovic-Savic ha fatto una grandissima parata sul palo alla sua destra, sul colpo di testa di O’Reilly. Questo ragazzo del City è fortissimo, lo avevo detto prima della partita: ha giocato terzino sinistro, ma è un ex attaccante che aveva fatto tanti gol da giovane. Ecco, queste sono le mosse belle di Guardiola, che ha il coraggio di prendere un trequartista così dotato anche fisicamente e reinventarlo terzino”.
In sintesi, Del Genio dipinge un quadro schietto del match, dove errori umani si scontrano con talenti sovrumani, lasciando intendere che il Napoli deve imparare in fretta da questi scivoloni per non affondare nelle partite che contano. Nessun perdono per le leggerezze, ma anche un riconoscimento al livello superiore degli avversari, in un calcio dove non tutti sono eroi.