Europa League: I colpi di scena del terzo turno e le lezioni per i partenopei
I risultati del terzo turno di qualificazione all’Europa League stanno già accendendo i riflettori, con Utrecht e Braga che hanno sfoderato successi esterni da urlo, ribaltando i pronostici sui campi di Servette e Cluj.
Questi exploit ricordano come il calcio europeo punisca chi sottovaluta le outsider: Utrecht e Braga hanno dimostrato fame e organizzazione, mentre Servette e Cluj appaiono già con un piede fuori.
Che dire del crollo del Legia Varsavia, travolto 4-1 in casa dall’AEK Larnaca? Un disastro che fa sbellicarsi i tifosi, ma serve da monito: troppe leggerezze difensive ricordano certe serate buie del Napoli ai tempi di Ancelotti.
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Lo Shakhtar Donetsk? Un pareggio sterile contro il Panathinaikos senza Kevin (probabile riferimento a Kvaratskhelia, ma qui è solo un 0-0 insipido), che ci fa pensare: se il Napoli non ingrana presto sotto Conte, rischiamo di rivedere storie simili.
Guardando al quadro completo, con pareggi come PAOK-Wolfsberger, i tifosi partenopei dovrebbero riflettere: l’Europa League è un campo minato, dove solo i furbi avanzano, e il Napoli deve imparare da errori passati per non finire come questi sprovveduti. Sarebbe un peccato mortale per una squadra che può e deve dominare.

