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sabato, Gennaio 4, 2025

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Demme: “Napoli, non ho mai compreso il motivo dell’esclusione. Il declino iniziò con Garcia. Gattuso, Osimhen e Lukaku”

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Diego Demme, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de Il Mattino. Numerosi sono stati gli argomenti trattati dall’italo-tedesco, che nella scorsa stagione è stato escluso dalla rosa del club azzurro. “È stato difficile accettare l’esclusione dalla rosa dopo la buona partita giocata con la Lazio”, ha dichiarato Demme, evidenziando le sfide che ha affrontato nel corso della sua carriera con il Napoli.

Ricordi e Traguardi a Napoli

Demme ha ricordato con affetto i momenti trascorsi a Napoli, confessando quanto sia stato speciale vincere scudetto e Coppa Italia con Gattuso, soprattutto durante l’emergenza Covid. “Quel trofeo ebbe un significato particolare per tutti, significava fare dei piccoli passi verso il ritorno alla normalità. E poi al ritorno trovammo migliaia di tifosi a farci festa, nonostante la paura degli assembramenti.”

Demme ha anche parlato del suo buon rapporto con Spalletti nonostante il minor tempo di gioco: “Era uno che anche alla fine di un allenamento, se aveva visto che non avevi reso al massimo, ti faceva la predica. Era capace di tirare fuori da tutti noi il massimo, anche durante le partite a Castel Volturno. E il risultato si è visto.”

Amicizie e Sfide

Nonostante le sfide, Demme conserva amicizie importanti, come quella con Lobotka. “Certo, siamo arrivati praticamente insieme. Lui ha avuto subito dei problemi, poi io l’infortunio al ginocchio. Mi è sempre piaciuto come uomo e come calciatore e non mi sono mai sentito un suo rivale.”

Demme ha anche dichiarato di non aver mai chiesto spiegazioni per la sua esclusione: “Non avrebbe avuto senso. Hanno preso una decisione e io non potevo farci nulla. Se non aspettare il momento di tornare a giocare.” Ha mantenuto contatti con alcuni giocatori del Napoli attuale, come Jesus e Di Lorenzo: “Ho visto alcuni momenti della gara con il Verona e mi è venuto in mente il Napoli dello scorso anno: tanto possesso palla ma poca consistenza davanti alla porta. Un peccato.”

Infine, riguardo al futuro di Osimhen, Demme ha ammesso: “Non è una sorpresa. Devo ammettere che Victor è senza dubbio il più forte attaccante che ho visto giocare in Italia. Se ne parla dall’inverno scorso del suo addio: un po’ tutti hanno sentito che lui voleva una nuova avventura. Ma se davvero arriva Lukaku, il Napoli può fare grandi cose.”

Diego ha concluso l’intervista con un pensiero affettuoso per Napoli e il legame con suo padre: “Lui è tifoso di Maradona, mi chiamo Diego in suo onore. Sono fiero che le mie figlie portino sui documenti che sono nate in questa meravigliosa città. Quando andranno in giro per il mondo e vedranno il passaporto, avranno motivo di essere orgogliose.”

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