Paolo Di Canio non le manda a dire: l’ex attaccante avvisa tutti sul campionato! #Calcio #SerieA #IntervistaEsplosiva
Paolo Di Canio, con la sua solita schiettezza un po’ ruvida, domina la prima pagina sportiva de La Stampa con un’intervista che non risparmia giudizi taglienti. L’ex calciatore, ora opinionista di Sky Sport, analizza il mercato delle squadre italiane, evidenziando come molte abbiano speso, ma poche abbiano davvero azzeccato gli acquisti decisivi.
“Tutti hanno preso qualcosa di importante, ma in poche hanno trovato titolari – le parole dell’attuale opinionista di Sky Sport -. Tra queste il Napoli, che vedo in pole. Perché quando vinci, se mantieni staff tecnico, società e allenatore in simbiosi, parti sempre avanti.” Di Canio non usa mezzi termini, puntando il dito su chi ha solo buttato via soldi senza rinforzare sul serio la rosa.
“Il Napoli ha trovato questa continuità, dovendo solo aggiungere pedine mirate. Se ci è riuscito? Sì, forse è l’unica squadra che ha inserito profili europei subito pronti a essere titolari. Conte è rimasto proprio perché ha capito che qui avrebbe potuto ricevere ciò che chiedeva.” L’opinionista, con un tocco di cinismo, elogia il Napoli per la sua strategia, notando come abbiano agito con precisione chirurgica, evitando errori comuni.
“Per esempio De Bruyne, anche se alla sua età dovrà inserirsi in un contesto totalmente diverso da quello del City, ma è un campione che ha il dominio del gioco e lo controlla senza rincorrere l’avversario. Poi il Napoli è intervenuto subito dopo l’infortunio di Lukaku, è arrivato Hojlund, che sul mercato era quello che dovevi prendere, perché i più forti erano già stati presi, e a quelle cifre non si trovava altro. Ma è un grande colpo, conosce l’Italia, è giovane, ha fisicità”. Qui, Di Canio mostra il suo lato pragmatico e un po’ irriverente, ridicolizzando le mosse affrettate di altre squadre e lodando quelle “furbe” come il Napoli. La sua analisi tagliente sottolinea come nel calcio, senza le pedine giuste, si resta solo con le chiacchiere.