Di Fusco approva Milinkovic Savic per il Napoli: un upgrade che non si discute! #Napoli #Calcio #Portieri
Raffaele Di Fusco, ex numero uno di Napoli e Torino, non si è risparmiato nel dare il suo benestare a un acquisto che fa discutere, etichettandolo come una mossa furba per chi non ha paura di scommettere su chi è uscito dal guscio. Con un tono diretto che non lascia spazio a fronzoli, ha messo in luce come questo profilo sia maturato in modo inaspettato, passando da una fase di prestazioni altalenanti a qualcosa di più solido.
“Milinkovic Savic è un ottimo profilo, nelle ultime stagioni torinesi è migliorato molto dopo i primi anni non brillantissimi, allo Standard Liegi non giocava mai, ora è cresciuto. Approvo” – ha dichiarato durante l’intervento a Radio Marte. Poi, entrando nel merito tecnico, Di Fusco non ha esitato a sottolineare le qualità che rendono questo elemento una scelta azzeccata, anche se il prezzo fa storcere il naso a più di qualcuno, con un approccio pragmatico che evita giri di parole inutili.
“Il tandem con Meret, faccio fatica a pensare che costerà 20 milioni di euro ma il portiere non si discute, ha caratteristiche completamente diverse da Meret, ha piedi buoni, come me nasce come attaccante, ecco perché la tecnica è ottima. Ha un gran lancio sia con i piedi che con le mani, è diventato più affidabile, soprattutto nell’ultimo anno. E’ un ottimo acquisto.” Si tratta di un’idea che non tutti potrebbero digerire, ma Di Fusco la spara chiara: in un mondo del calcio dove i soldi spesso parlano più del talento, questo è un colpo che va difeso senza se e senza ma.
“L’alternanza con Meret? Oggi una grande squadra che ha quattro competizioni da affrontare ha bisogno di due portieri di livello, come accade negli altri ruoli. Però le gerarchie devono essere chiare, anche se è ovvio che il titolare deve meritare di mantenersi il posto. Può capitare che si faccia una scelta tecnica schierando uno piuttosto che un altro in una certa partita, anche se io non lo farei. Per me è giusto che ci sia un primo portiere acclarato, e per me dovrebbe essere Meret”. In un calcio dove spesso si gioca a nascondino con le scelte, Di Fusco non ha peli sulla lingua: le gerarchie contano, e non c’è spazio per indecisioni che potrebbero rovinare la stagione. Con questa dichiarazione, chiude il cerchio su un dibattito che, nel mondo reale, è puro pragmatismo.