venerdì, Maggio 16, 2025

Di Fusco spegne la voglia di vendetta del Napoli a Parma e stuzzica Meret con una battuta pungente

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Riviviamo quel dramma al Tardini: il Napoli affonda nel ricordo di Parma, tra rimpianti e verità brutali #SerieB #Napoli #Parma #CalcioItaliano

Era il 1998, una data che brucia ancora negli occhi di chi ha vissuto il Napoli in quegli anni bui: la retrocessione matematica in Serie B sancita proprio sul terreno del Parma. Un ex portiere del club azzurro, tornato a parlare dopo anni, ha ripercorso quei momenti senza peli sulla lingua, riportando la memoria a quel giorno che ha segnato la storia recente del club.

"La retrocessione matematica in Serie B del Napoli nel 1998 proprio sul campo dei ducali" è un’immagine che resta impressa, come un’amara sconfitta che pesa ancora sul cuore dei tifosi partenopei. Ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il protagonista di questa pagina di calcio non si lascia andare a nostalgie infinite, anzi: "Ma è acqua passata".

L’ex guardiano dei pali azzurri, con uno sguardo lucido e disincantato, rivela come quel tipo di fallimento, per quanto doloroso, faccia ormai parte della storia, una di quelle cicatrici che segnano un club ma che non devono trasformarsi in alibi eterni. Ricordare senza rancore, senza addossare colpe esagerate, è forse la chiave per guardare avanti.

Quel Parma-Napoli, che consegnò la Serie B agli azzurri, diventa dunque un simbolo: quella retrocessione non è solo un errore o un disastro ma un punto fermo che ha costretto a una riflessione profonda, per poi ripartire con altre ambizioni. Il calcio è anche questo, una montagna russa emotiva che non lascia scampo ai deboli di cuore o agli illusi.

In definitiva, sullo sfondo di un ricordo ingrato, emerge una verità lucida e diretta: a volte è necessario abbandonare certi fantasmi per rinascere davvero.

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