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Di Marzio: “Mio padre voleva Maradona a Napoli per primo. Ecco un aneddoto…”

Nel recente episodio del podcast ‘DoppioPasso’, il giornalista Gianluca Di Marzio ha condiviso alcuni retroscena emozionanti sul suo legame con Diego Armando Maradona e, ancor prima, tra l’iconico calciatore argentino e suo padre, Gianni Di Marzio.

"Con Diego c’è un rapporto emotivamente molto forte che riguarda lui e la mia famiglia. Mio padre nel 1978 quando allenava il Napoli andò in Argentina e fu il primo italiano a vederlo giocare e a volerlo portare al Napoli. Poi l’operazione non si concluse perché in quel momento le frontiere erano chiuse e si riaprivano nell’80, però il rapporto tra Maradona e mio padre è sempre rimasto bellissimo."

In queste parole, Di Marzio descrive il profondo legame emotivo che unisce la sua famiglia a Diego Maradona, iniziato con l’interesse pionieristico di Gianni Di Marzio per il giovane talento argentino, nonostante gli impedimenti burocratici del tempo.

"Lui si è ricordato di quell’italiano che lo voleva portare a Napoli nel ‘78 e quindi quando arrivò poi nell’84, nella prima intervista che fece, al perché Napoli rispose che Gianni Di Marzio voleva portarlo al Napoli. E poi realizzai anche il sogno di intervistarlo nel 2016, europei a Parigi. Lui scende da questo van con i bodyguard che lo spostano dalle telecamere, era un casino. Quando Stefano Ceci da dietro gli dice: ‘Guarda che lui è il figlio di Gianni Di Marzio’, lui ferma tutti e mi parla. Ho sempre apprezzato la sua grande riconoscenza nei confronti di papà. Pensa che quando papà andò a Villa Fiorito e vide che lui viveva in condizioni davvero disastrose, quando tornò a Napoli gli fece un pacco con vestiti, giacche, jeans e lo spedì in Argentina. Maradona si è sempre ricordato di questo."

Gianluca Di Marzio riflette sulla gratitudine e memorabilità di Maradona verso la famiglia Di Marzio, evidenziando episodi chiave come la sua prima intervista a Napoli nel 1984 e l’emozionante ricordo del generoso gesto del padre nei confronti del giovane Diego. La testimonianza del giornalista sottolinea la riconoscenza e l’umanità che il leggendario calciatore ha mostrato nel corso degli anni.

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