Il Cappellano della Nazionale parla di Antonio Conte
Massimiliano Gabbricci, noto ai calciatori come "Domma", ha parlato della sua esperienza come cappellano della Nazionale e ha condiviso alcuni ricordi del trionfo azzurro del 2021. In un’intervista al quotidiano Libero, Gabbricci ha dichiarato: "Il trionfo azzurro del 2021 è stato il culmine di un percorso faticoso. Ricordo i tanti tamponi Covid per stare con i ragazzi a Coverciano, quelle cene dove nell’aria si percepiva un senso di magico, di comunità. C’era fin dall’inizio un’aria particolare. Con il Mancio che sento spesso, con Gianluca Vialli e Lele Oriali, ce ne siamo resi conto subito e prova ne sono i tanti messaggi che ci siamo scambiati".
Le Origini e la Passione per lo Sport
Gabbricci ha poi parlato di come è arrivato al mondo del calcio e del suo amore per lo sport. "Credo molto nello sport, tifo da sempre Fiorentina.
Leggi di più su
Calcio
Potrebbe interessarti
Manchester United ci prova con Rrahmani: il difensore resta fedele al Napoli, ignorando il corteggiamento inglese
Varriale: Senza Lobotka, il Napoli zoppica malamente. E quella coincidenza è sospetta!
Anguissa, Napoli gli gonfia lo stipendio: la cifra da capogiro niespettata
Ilicic si sfoga: “Gasperini mi faceva vomitare, bugie su mia moglie e addio ai fiorentini”
Il Ruolo in Nazionale e l’Incontro con Antonio Conte
In merito al suo ruolo nella Nazionale, Gabbricci ha spiegato come è stato coinvolto grazie a Cesare Prandelli: "Mi ha voluto Cesare Prandelli, nel 2012, lo avevo conosciuto alla Fiorentina. Un ct di grande spessore, come lo è stato Antonio Conte, un altro che non sa nascondere né la fede né il suo essere: a Napoli farà bene".
Il cappellano ha sottolineato il valore della fede e della sincerità di Conte, suggerendo che queste qualità lo porteranno a fare bene anche nella sfida napoletana.
Per approfondire l’argomento sulla fonte originale