José Palomino è st
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Palomino assolto dal Tribunale nazionale antidoping
Il clostebol metabolita repertato a Zingonia, il 5 luglio scorso, prima di partire per il ritiro in Valseriana, non è una prova di colpevolezza. “Sono molto felice! Avevo grande fiducia nella giustizia ed ora penso solo a tornare al lavoro con i miei compagni”, le dichiarazioni riportare dal sito ufficiale del club, che in precedenza aveva rotto il silenzio soltanto all’atto della richiesta delle controanalisi a NADO Italia.
Palomino assolto, torna a disposizione dopo tre mesi
Era il 28 luglio, la sospensione decorreva da due giorni giorni e il comunicato chiedeva “rispetto per il giocatore, estraneo alla vicenda”. L’argentino, che rischiava forse di appendere le scarpe al chiodo a 32 anni, ha potuto tornare ad allenarsi al Centro Sportivo Bortolotti, ma durante la lontananza forzata ha svolto un regolare programma personalizzato.
Un’odissea a tappe, proseguita il 12 agosto con la conferma della positività anche per il campione B e affrontata senza mai deflettere dalla linea difensiva, curata dai legali Luigi Chiappero e Maria Turco, dell’assunzione accidentale e involontaria. A margine dell’udienza di sabato 5 novembre, Palomino aveva auspicato di poter tornare presto a giocare ribadendo la fiducia nell’esito favorevole.
L’auspicio del suo allenatore Gian Piero Gasperini alla vigilia della sfida al Napoli: “Spero nel buon senso, un giocatore come lui mai coinvolto in niente non merita di finire la carriera con questa etichetta”. La sentenza della Camera di Consiglio di lunedì mattina l’ha restituito al suo ruolo di diga dei bergamaschi, con cui dall’estate del 2017 ha accumulato 203 presenze, 8 reti e 5 assist.