L’arbitro Daniele Doveri, ritenuto uno dei migliori arbitri italiani degli ultimi anni ha parlato all’edizione odierna de Il Messaggero.
Ha parlato a proposito della formazione dei fischietti italiani e poi rispondendo anche ad una domanda in merito alla possibilità di istituire interviste nei dopo partita ha aperto la strada alla tanta auspicata forma di democrazia della casta più obsoleta e chiusa culturalmente chg esiste in Italia
Perché non parlate in televisione dopo le partite?
“Dipende”.
Da cosa?
“Se ci sono orecchie che vogliano ascoltare. E’ un problema culturale: non ha senso andare in tv, a caldo, dopo le gare ad accendere altre polemiche. Prima c’erano soltanto giornalisti e persone competenti, adesso un post sui social vale quanto la parola di chi è stato per anni sui campi di A. Noi arbitri siamo aperti. Saremmo anche pronti. Ma occorre la voglia di capire e soprattutto di ascoltare”.