Alessandro Buongiorno si apre sul suo idillio partenopeo #NapoliVita #CalcioPassioni #IntervistaEsclusiva
Alessandro Buongiorno, il difensore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali del club, dove si è sbottonato sulla sua vita nella città partenopea. Con un tocco di genuinità che fa invidia ai soliti divi del pallone, Buongiorno ammette di starci come un pesce nell’acqua, anche se, diciamocelo, chi resiste al fascino di una città che ti ingozza di carboidrati a ogni angolo? Ecco cosa ha raccontato in questa chiacchierata che mixa sudore sul campo e vita quotidiana.
"Ogni giorno che passa mi trovo sempre meglio qui. Il clima, il cibo, il mare, le persone. Sto conoscendo tantissima gente, tutti di cuore, disponibili. Faccio una fatica immensa a cercare di evitare di mangiare certe cose, è tutto buonissimo. E poi il mare mi piace tanto. Alla mia famiglia Napoli piace molto. Mio padre ha origini campane. Ho i nonni di Cardito e della provincia di Avellino. Quindi già anni fa venivano qui 1-2 settimane per trovare i parenti. Ma quando passavamo da Napoli ero proprio piccolino."
Non si limita a difendere la porta, Buongiorno si difende anche dalle battute sul suo cognome – che, se ci pensate, è un invito a battute scontate tipo "Buongiorno, e pure campione!" – e ci racconta come ha bilanciato il calcio con gli studi. Insomma, un ragazzo che non si accontenta di rincorrere il pallone, ma anche di rincorrere una laurea, anche se con qualche imbroglio dovuto al Covid. Non è da tutti gestire allenamenti e appelli universitari senza finire in tilt.
"Sono molto abituato alle battute sul mio cognome e le faccio anche io. Calcio e università, come ho fatto? Finire il liceo è stato faticoso, mi sono preso un anno sabbatico DOPO Ho giocato in prestito e non mi sono iscritto all’università all’inizio. Volevo farlo, poi durante l’anno sabbatico ho capito che magari il tempo lo impiegavo male. Sembrava lo stessi buttando, dunque ho deciso di iscrivermi all’università. Ovviamente, è online, altrimenti per me sarebbe stato impossibile. Devo dire che queste scuole ed università telematiche ti aiutano molto. I corsi sono tutti online e puoi fare tutto, hai le dispense a disposizione, sono comode. Quindi, sostanzialmente, quando ci alleniamo al mattino cerco di ritagliarmi del tempo. All’inizio gli esami erano in presenza, all’inizio era difficile."
E poi c’è stata quella benedetta – o maledetta – pandemia, che ha reso gli esami universitari un gioco da ragazzi per un atleta sempre in giro. Immaginatevi Buongiorno in ritiro, con il telefono che vibra per un appello mentre il mister urla ordini: roba da far sudare freddo più di una partita. Un po’ di caos familiare ci scappa, ma chi non ha storie del genere al giorno d’oggi?
"Sfortunatamente c’è stato il Covid. E’ stata una fortuna da questo punto di vista: ora si può decidere se farli in presenza. Posso farlo se sono a casa o in ritiro. Esami in momenti strani? Durante il ritiro prepartita! C’è quell’ansia che qualcuno possa chiamarti. Una volta, mia sorella, a casa, non sapeva dovessi dare un esame e lei aveva disattivato la connessione dati. Quindi, io mi chiusi in camera e lei cercò di aprire la porta. Questa era chiusa, continuò a chiamarmi preoccupata. Poi ha smesso, per fortuna."
Tra una parata e l’altra, Buongiorno si ritaglia tempo per i passatempo, dal Prato Fiorito con i compagni ai film Marvel con Simeone – perché, ammettiamolo, non tutti i calciatori sono solo muscoli e tackle, alcuni hanno anche un lato nerd. Condivide aneddoti su escape room e partite online, roba che fa sembrare la vita da pro una vacanza perpetua, anche se con un po’ di sabbia tra i piedi.
"Mi piace giocare a Prato Fiorito. Con Raspadori e Simeone giochiamo alle Escape Room o giochi di logica. Con il Cholito ci piace la Marvel, vediamo i film insieme. Quando ci sono dei trailer o dei teaser ce li inviamo. Gioco ha scacchi online. Per restare in contatto con gli amici gioco con la Play Station. Dipende dai giorni. E’ comunque un modo per sentirli. Ora aspetto per andare al mare, mi rilassa un sacco. In generale mi piace anche passeggiare al sole. Mi dà serenità. Poi trovo che il mare su questo sia incredibile. Ti dà una serenità assurda anche in inverno, forse l’odore o il suono. Poi ogni tanto leggo libri fantasy o autobiografie. Insomma, cerco di passare il tempo in questa maniera qua. Harry Potter? Ho visto i film".
In fondo, Buongiorno è il classico tipo che bilancia la grinta sul campo con una vita fuori dal comune, dimostrando che nel mondo del calcio non si vive solo di gol e gloria, ma anche di un buon piatto di pasta e un libro fantasy. Un’intervista che dipinge il ritratto di un atleta moderno, con tutti i suoi alti – e bassi – quotidiani.