sabato, Novembre 2, 2024
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Esposito: “Non mi piace quello che sento sul Napoli, fino a pochi anni fa era diverso”

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Paolo Esposito, giornalista, analizza la vittoria del Napoli in Portogallo nella prima giornata di Champions League.

Paolo Esposito, giornalista e conduttore televisivo, commenta la vittoria del Napoli sul campo del Braga nella prima giornata di Champions League. Ecco le sue parole: “Fino a pochi anni fa, una vittoria in trasferta in Champions League, anche se di misura come quella di ieri, sarebbe stata accolta con gioia ed entusiasmo da parte dell’intero ambiente partenopeo, inclusi i media. Adesso sembra che molti abbiano un atteggiamento di superiorità. Non importa se il Napoli ha vinto 5 Coppe dei Campioni e 3 Champions League nel suo passato internazionale, anziché solo una Coppa UEFA, anche se di prestigio! Quindi, cerchiamo tutti di avere più umiltà. È vero che il Napoli attuale è solo un lontano parente di quello che ha vinto lo scudetto solo 3 mesi e mezzo fa. Ricordo che anche il primo Napoli di Spalletti ha avuto dei problemi e infatti non ha vinto nulla. È comunque arrivato terzo in classifica e si è qualificato in Champions League.”

“E’ anche vero che questo Napoli ha dei problemi ma sono problemi che possono risolversi. Anche atleticamente sta crescendo. È evidente che Garcia e il suo staff hanno fatto una preparazione volta a durare tutta la stagione e a non calare fisicamente in primavera come è successo nei 2 anni di Spalletti. Una vittoria in Champions è sempre galvanizzante. Magari serviva come supporto morale per i giocatori. Lo vedremo nella prossima partita contro il Bologna. Gli automatismi vanno affinati. Non è solo colpa della difesa, anche se Juan Jesus continua a fare errori nei movimenti e nelle diagonali, come dimostrato dal gol subito ieri sera, dove avrebbe dovuto anticipare l’avversario invece di “guardarlo”.

Anche il centrocampo ha la sua parte di colpa, non fa più il filtro come faceva bene l’anno scorso, quando la difesa napoletana era la meno perforata della Serie A. È necessario che Anguissa migliori la sua condizione, lui che è stato il frangiflutti della scorsa stagione, e che eviti di essere presuntuoso in uscita palla al piede e di fare dribbling nei pressi della propria area di rigore, come è successo ieri sera… ma faccia le cose semplici come faceva l’anno scorso. Ma Cajuste può tranquillamente sostituirlo a Bologna.

Peccato che Rrahmani si sia infortunato, avrei visto bene la sua presenza già a Bologna in coppia con Natan, che secondo me è pronto per giocare dal primo minuto. Darebbe forza, centimetri e rapidità alla difesa partenopea. Non ha senso rimpiangere Kim e comunque anche con il coreano si sono perse partite lo scorso anno, come Napoli vs Milan 0-4.

A Bologna farei riposare il veterano Juan Jesus (Garcia forse lo fa giocare per garantirsi il sostegno nello spogliatoio…?) Ostigard deve solo fare il difensore arcigno vecchio stile, come Giovanni Vavassori a cui assomiglia un po’ nel gioco aereo. Non è nelle sue corde voler impostare il gioco, come dimostra l’azione del gol portoghese, che è partita da una palla sanguinosa persa dal norvegese! Anche Osimhen sta crescendo. Ieri non ha segnato, ma ha sfiorato il gol più volte. Di Lorenzo è l’anima di questa squadra. È il miglior terzino destro del mondo. Kvaratskhelia ha bisogno di un turno di riposo per mettere a posto le idee! A Bologna farei giocare Lindstrom dal primo minuto al suo posto. Insomma, a mio avviso, questo Napoli può solo crescere e fare meglio”.

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