Prima “l’ultimo, disperato tentativo” di “un contatto con il padre”, poi visto che lui “ha scelto ancora una volta di rimanere assente”, ha deciso di denunciarlo per violazione degli obblighi di assistenza famigliare. E’ l’ultima mossa di Annie, 21 anni, studentessa universitaria a Milano e figlia naturale di Samuel Eto’o, l’ex attaccante dell’Inter e campione mondiale del calcio, nata da una donna tuttora residente in Sardegna con cui ha avuto una relazione al di fuori del matrimonio.
La querela, di cui ha dato conto sulla pagina web La Repubblica, risale allo scorso 13 ottobre, è stata depositata dall’avvocato di Venezia Daniele Vianello negli uffici della Procura milanese. Nell’atto il legale ricorda i procedimenti penali e civili da cui emerge che l’ex calciatore del Camerun, nonostante la sentenza (confermata in appello nel 2015 e poi diventata definitiva) con cui gli era stato imposto di versare 10 mila euro per il mantenimento della ragazza, si sarebbe “sempre sottratto agli obblighi genitoriali”.
E poi che la figlia , “non (…) economicamente indipendente” e “studentessa fuori sede”, è mantenuta dalla madre, la quale “con difficoltà” riesce a garantirle “una vita dignitosa”. Figlia con cui l’ex capocannoniere “non ha mai voluto avere rapporti”, si legge ancora nella denuncia, determinando dunque una “fragile situazione psicologica”, essendole mancata la “figura paterna”, “nonché la sua condizione di difficoltà economica”. Nonostante questo “l’urlo di dolore della figlia, non ha sortito effetto”. Da qui la decisione di Annie di denunciare il padre.