martedì, Dicembre 2, 2025

Da non perdere

Sorrentino: “Maradona mi salvò la vita a 17 anni” – Quel genio del calcio, invidia dei laziali!

#NapoliSempre: Quando un artista come Sorrentino evoca la leggenda...

Cannavaro: “De Laurentiis resterà noto per questa etichetta. Juventus, che gran casino!”

#CannavaroIconaNapoli: Il nostro eroe si racconta, e i cuori...

Cagliari, Deiola a tutta birra: “Andiamo a Napoli per eliminare i partenopei in Coppa”

Deiola si scalda per la sfida ai Campioni del...

Zazzaroni: “Conte e la sua botta di fortuna, l’ho sgamata io!”

Ivan Zazzaroni ironizza sui critici di Conte: un vero...
PUBBLICITA

Euro 2032, Manfredi lancia la candidatura: la città sfida l’Uefa e soddisfa tutti i requisiti, stavolta per davvero!

Napoli si candida per gli Europei 2032: Manfredi fa sul serio! #Napoli2032 #Europei #Calcio

Napoli è in piena corsa per ospitare gli Europei del 2032, con il sindaco Gaetano Manfredi che ha spedito la richiesta ufficiale alla UEFA, pronta per una valutazione entro ottobre 2026. Questa mossa, riportata dal Corriere del Mezzogiorno, mostra come la città non perda tempo a puntare in alto, anche se qualcuno potrebbe pensare che tra traffico e folklore locale, organizzare un torneo internazionale sia un po’ come sfidare il destino.

Il dossier preparato dal Comune di Napoli e inviato a Nyon elenca nei minimi dettagli tutti i requisiti richiesti dalla UEFA, con l’area di Fuorigrotta che sembra soddisfare alla grande le necessità: trasporti efficienti (beh, almeno sulla carta), mobilità decente (ignorando quelle giornate di caos totale), parcheggi a sufficienza, un ospedale vicino allo stadio per le emergenze (perché col calcio, meglio essere preparati), e persino un commissariato di polizia per mantenere l’ordine. Non è roba da poco, diciamocelo.

Oltre a questi aspetti pratici, Napoli può vantare una ricettività alberghiera di rilievo – ideale per turisti che non badano troppo al lusso – un clima che, diciamo, è “ideale” se ti piacciono le sorprese meteorologiche, e un aeroporto a pochi chilometri dal centro, che rende tutto più comodo, purché non ci sia ritardo. Insomma, la città partenopea sta giocando le sue carte con quel tocco di spavalderia tipica, sperando che la UEFA dia il via libera per un evento che potrebbe scuotere le cose nel mondo del calcio.