Manfredini non risparmia critiche a Conte: “La parentesi di Bergamo? La più negativa della sua carriera!” Ecco le sue opinioni schiette su Gasperini e Beukema #SerieA #Calcio #IntervistaEsplosiva
Nel mondo del calcio, dove gli allenatori sono spesso idolatrati o fatti a pezzi, Thomas Manfredini, ex difensore che ha vissuto sulla propria pelle le tattiche di Conte, non si è tirato indietro. Durante la trasmissione “Salite Sulla Giostra” su Stile TV, ha sparato a zero sulla breve avventura del tecnico all’Atalanta, chiamandola senza mezzi termini un fallimento epico.
“La parentesi di Conte a Bergamo credo sia stata la più negativa della sua carriera. Le idee, comunque, erano giuste ma forse era sbagliato il momento. Lui era molto propenso all’attacco, i suoi metodi di lavoro sono veramente pesanti e all’epoca era uno dei pochi. Abbiamo fatto veramente fatica. Le sue squadre e quelle di Gasperini, però, hanno un passo in più. Il lavoro di Conte è sotto gli occhi di tutti: è un grandissimo allenatore.”
Manfredini non si ferma qui e passa a elogiare Beukema, definendolo un acquisto solido per Napoli, ma con un avvertimento chiaro: in una piazza così caotica, non bastano le doti tecniche. L’ex difensore sottolinea come il giocatore debba prepararsi mentalmente alle pressioni, altrimenti rischia di affogare nel dramma emotivo della squadra.
“Beukema? Mi piace, ha fatto molto bene ed è un calciatore importante. Quando vai in una piazza come Napoli deve essere anche pronto mentalmente per reggere le pressioni e l’aspetto emotivo che ti fa giocare in una squadra del genere. Credo sia un grande acquisto. Migliorerà sicuramente con l’esperienza di Conte e con la sua mentalità. A Bologna è diverso rispetto a Napoli. Bisognerà capire se il mister resterà a quattro o giocherà a tre, dovrà conquistarsi il posto perché Buongiorno e Rrahmani hanno fatto benissimo. È un giocatore forte, che avrà tutte le possibilità di farsi vedere e mettersi in mostra.”
La forza di Conte, secondo Manfredini, sta nella sua difesa solida e nel saper adattarsi, anche se con metodi che non sono per i deboli di cuore. È un maestro nel spremere il massimo dai suoi, ma non tutti reggono il ritmo.
“La fase difensiva è stata la forza di Conte, si è sempre adattato alle caratteristiche delle sue squadre. È stato bravo a cambiare anche negli ultimi anni. Riesce a far esprimere il meglio a tutti i suoi giocatori, la forza di Conte è anche mentale.”
Infine, Manfredini si sbilancia su Gasperini e la possibile avventura alla Roma, dove le cose potrebbero non essere così facili come a Bergamo. In una piazza esigente come quella romana, il carisma del tecnico potrebbe essere messo alla prova, senza il lusso di fare come gli pare.
“Gasperini alla Roma? Bisogna vedere. Nell’Atalanta aveva la possibilità di fare e disfare a proprio piacimento, comunque lo seguivano tutti i calciatori e aveva la società con i tifosi dalla sua parte. A Roma è un po’ diverso perché la piazza è più esigente.”
In sintesi, le parole di Manfredini dipingono un quadro crudo del calcio italiano, dove i grandi allenatori come Conte e Gasperini navigano tempeste di pressioni e aspettative, confermando che nel mondo del pallone, non c’è spazio per i sentimentali.