Claudia Villafane Rivive Maradona in Italia: Un Tour da Brividi
Claudia Villafane, l’ex consorte di quel fenomeno calcistico che ci ha lasciato troppo presto, sta tornando in Italia con un gruppo di 19 persone per un tour che toccherà Roma, Milano e soprattutto Napoli, dove i legami sono più stretti di un difensore su Maradona. Niente mezzi termini, per lei è come tornare in un nido di fanatici che non dimenticano.
“Sarà difficile trattenere l’emozione, per me è come tornare a casa”, dichiara, ricordando che la loro avventura è iniziata a Villa Fiorito, quel campo sterrato dove Diego ha mosso i primi passi, tra polvere e sogni che hanno infastidito più di un avversario.
A Napoli, la donna non si limiterà a una passeggiata: visiterà luoghi iconici come Piazza del Plebiscito e i murales dedicati all’ex marito, con i tifosi che probabilmente la sommergeranno di attenzioni esagerate. “Ogni punto della città mi parla di Diego”, ha raccontato, rievocando cene a Marechiaro e la casa a Posillipo, e non dimenticando i Quartieri Spagnoli, dove ha visto quel murale di notte in moto.
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Ripercorrendo i ricordi, Claudia ha evidenziato il 5 luglio 1984 come un momento indimenticabile: “Non avevo mai visto uno stadio così pieno, tutti erano lì per salutare Maradona”. Poi, ha parlato della gioia del primo scudetto e della perenne presenza dei napoletani, persino durante le uscite in barca. “Non eravamo mai soli, ma eravamo felici.”
Sul campo, ha selezionato il gol preferito di Diego tra tanti exploit irriverenti: “Gol più bello? Diego ha segnato tanti gol bellissimi, dalla Mano di Dio a quello del secolo contro l’Inghilterra al Mondiale in Messico. Però il mio preferito è un altro…La punizione in area con la Juventus al San Paolo, il primo successo del suo Napoli contro i bianconeri. Una rete che non si può spiegare, quel pallone si alzò e finì in porta contrastando ogni legge razionale. Maradona era così: unico. La domenica andavo con lui allo stadio. Se vincevamo, tutto bene. Quando si perdeva, non parlavamo fino al lunedì”. Un ritratto crudo di un campione che, diciamolo, riusciva a far impazzire tutti, nel bene e nel male.