Il giornalista Mario Fabbroni non risparmia critiche al Napoli post-espulsione
In una recente intervista, il giornalista Mario Fabbroni ha espresso le sue perplessità sulle scelte tattiche del Napoli durante la partita contro il Manchester City, focalizzandosi sull’impatto dell’espulsione di un difensore. Con un tono schietto e diretto, non ha esitato a puntare il dito su errori che, a suo dire, hanno compromesso ogni possibilità di competizione.
“Non avrei toccato nulla dopo l’espulsione di Di Lorenzo. Il Napoli si è consegnato al Manchester City. Mi aspettavo un Napoli che potesse provare a mantenere il piano partita senza mettersi tutto in difesa. Penso ci debba sempre essere un piano partita in caso di espulsione di un difensore. Trevisani affila le armi: “Milinkovic e Lang non servono, con 50 milioni prendi Lookman e fai sul serio”
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Fabbroni non si ferma qui, estendendo la critica a situazioni più ampie nel calcio, rimarcando come certe decisioni possano rovinare l’intera gara. La sua analisi sottolinea una mancanza di adattamento che ha reso la squadra vulnerabile e prevedibile.
“Certe situazioni mi lasciano un po’ basito: mi riferisco a Conte, quando dice che lo scorso anno non c’erano state espulsioni. Il Napoli dopo il rosso a Di Lorenzo ha ridotto a zero le speranze di essere protagonista della partita. Il City ha attaccato senza nessun affanno, e devo dire che non sono tra quelli che si esaltano: alla fine è arrivata una sconfitta.”
Questa prospettiva offre un quadro crudo delle dinamiche della partita, evidenziando come una singola mossa difensiva possa decidere le sorti di un incontro, lasciando spazio a riflessioni su strategie future nel mondo del calcio.