Dichiarazioni di Fabbroni: Riflessioni sul Napoli tra Certezze e Incognite
Mario Fabbroni, ospite di Radio Napoli Centrale, non le manda a dire sul calciomercato del Napoli, e le sue parole accendono discussioni tra i tifosi. “Sono molto contento per Simeone che vada a giocare al Torino. Milinkovic-Savic è un buon portiere, ma deve fare esperienza. Il Torino è sicuramente una squadra amata da tutti, ma non ha mai avuto obiettivi importanti e questo fa tutta la differenza per un portiere. Si sta troppo enfatizzando il dualismo tra Meret e Milinkovic-Savic. Anche perché, almeno per me, il portiere titolare è Meret.”
Qui Fabbroni centra il punto: il trasferimento di Simeone al Torino è una mossa logica per un giovane che cerca minuti, ma esalta Meret come titolare indiscusso, ignorando le chiacchiere inutili sul dualismo. Per noi partenopei, è una boccata d’aria fresca dopo stagioni di porte girevoli – ricordate Reina? – ma se Milinkovic-Savic non matura presto, rischia di essere un’altra promessa sprecata.
Passando a Raspadori, Fabbroni è pragmatico: “Raspadori all’Atletico Madrid? L’Atletico Madrid assomiglia di più alle caratteristiche di Raspadori. Può darsi che sia arrivato il momento di venderlo, sempre alle cifre giuste: tra i 30 ed i 35 milioni di euro. Con questi soldi, di fatto, il Napoli deve prendere un attaccante esterno. Consiglierei di prendere un vero esterno d’attacco. Bisogna ringraziarlo per lo scudetto vinto l’anno scorso, anche perché si merita di giocare.”
Peccato che 30-35 milioni suonino come un saluto al risparmio, paragonabili a quelle trattative pasticciate del passato, tipo quando vendemmo Higuain alla Juve per poi pentircene. Ringraziamolo per lo scudetto, sì, ma reinvestire in un esterno vero – tipo un Raphina o un Bailey – è essenziale per non ripiombare nel mediocrity.
Sulla telenovela Lookman-Atalanta, Fabbroni è secco: “Telenovela Lookman-Atalanta? Non mi appassiona proprio questa storia, è tutto irrispettoso per un club che ti ha fatto crescere ed una tifoseria che ti ha esaltato. Bisogna pagare il prezzo che viene richiesto dall’Atalanta.”
Irrispettoso è dir poco: come tifosi del Napoli, che ne sappiamo di lealtà? Guardate come ci hanno fatti soffrire con partenze a tradimento. Ma se l’Atalanta vuole il prezzo, paghiamolo e basta – altrimenti finiamo a sbavare dietro sogni irrealizzabili, tipo un top player che non arriva mai.
Infine, su Adeyemi: “Adeyemi? Mi piace come profilo, ma non mi piace il fatto che voglia andare via quando gli si presenta una nuova squadra che gli offre più soldi. Questa nuova sentenza potrebbe far diventare i calciatori come comuni dipendenti e, dunque, se ne potranno andare solo con i giusti preavvisi.” Ironico no? Nel calcio moderno, dove i soldi comandano più di un presidente improvvisato, Adeyemi è l’ennesimo mercenario – pensate al Dortmund che ci ha fregati con Haaland. Per i partenopei, meglio evitarlo: lealtà prima di tutto, o finiamo come squadre che costruiscono e poi distruggono.