Fabian Ruiz è uno dei protagonisti assoluti del Napoli di Spalletti, che quest’anno è tornato a sognare in grande. Il centrocampista 25enne ha rilasciato oggi un’intervista al sito del quotidiano AS in vista del suo ritorno in Spagna per la sfida contro il Barcellona.
“Contro i blaugrana sarà una partita nel segno di Maradona. Per i napoletani è un dio e vogliamo rendere omaggio alla squadra che l’ha portato per prima in Europa – ha detto parlando dell’avversario -. Non nascondo che poi vogliamo vendicare la sconfitta di due anni fa in Champions. Giocheremo contro un grande club ma penso che partiremo alla pari: spero che questa volta il risultato sia diverso”.
“Quest’anno siamo nella lotta, abbiamo superato tante difficoltà tra Covid e infortuni – rivela Fabian -. Scudetto? Sappiamo che è dura, ma vogliamo giocarcela fino in fondo. Ho vinto un titolo a Napoli, la Coppa Italia nel 2020, ma non l’abbiamo festeggiato con i tifosi e questo ci ha lasciato l’amaro in bocca. Loro se lo meritano, ci supportano allo stadio e anche per strada, ovunque: non oso nemmeno immaginare cosa accadrebbe in città se realizzassimo il sogno”.
“Cosa mi piace di più di Napoli? E’ difficile trovare qualcosa che non mi piaccia, è una città che ha tutto – ha aggiunto -. Il mare, posti bellissimi, c’è un bel clima e si mangia bene. Tutti quelli che vengono a giocare qui ne sono molto felici”.
“Spalletti? Mi trovo benissimo nel suo sistema di gioco, avere accanto uno tra Lobotka e Anguissa mi dà più libertà – ha detto -. E’ un allenatore speciale, ossessionato dal calcio. Ha un rapporto stretto con i giocatori, gli piace scherzare e guidare il gruppo: siamo tutti contenti di lui e penso che questo sia evidente visti i risultati sul campo”.
“Koulibaly? Un leader ma anche un pezzo di pane, aiuta sempre chi ne ha bisogno. Siamo molto contenti del suo trionfo in Coppa d’Africa – racconta il centrocampista -. Mertens? Uno di quelli che mi ha aiutato principalmente nell’adattamento, ora è un amico di famiglia”.
“L’addio di Insigne? Siamo dispiaciuti, Lorenzo ha passato tutta la vita qui. Ma fa parte del calcio: gli auguriamo felicità nella sua nuova esperienza. Futuro in Spagna? L’interesse dei top club mi lusinga, è chiaro. Ma sono concentrato sul Napoli, abbiamo grandi sfide davanti a noi. L’idea di tornare in patria in futuro però è sempre lì, è pur sempre casa mia”, ha concluso.