Enrico Fedele critica il mercato del Napoli e le lacune dell’Inter
Enrico Fedele, nel suo intervento su TMW Radio, ha dato sfogo a opinioni schiette e senza peli sulla lingua sul calcio italiano, puntando il dito su errori evidenti e scelte discutibili. Con un tono che non si preoccupa di edulcorare le cose, ha analizzato le debolezze attuali dell’Inter e il caos nel mercato del Napoli. #SerieA #Calcio #MercatoNapoli #Inter
Nel discutere cosa manchi all’Inter in questo momento, Fedele ha evidenziato le carenze difensive senza mezzi termini. “Solet è stato uno dei migliori difensori centrali della scorsa stagione, l’ho visto 5-6 volte e ha anche qualità nel passaggio. Riesce a venire in avanti, non so quale sia la tenuta mentale anche perché ha una pendenza extra-calcistica. La difesa dell’Inter è la stessa dello scorso anno? Mai come in questo momento Napoli e Inter si sono orientate verso l’arricchimento della rosa rispetto alla risoluzione dei difetti strutturali”. Le sue parole dipingono un quadro di una squadra che preferisce aggiungere pezzi invece di sistemare i buchi veri.
Passando al giudizio sul mercato del Napoli, Fedele non ha risparmiato critiche, definendolo un vero e proprio disastro. “Il Napoli ha fatto la campagna acquisti più confusa della storia. Il Napoli lo scorso anno ha fallito nel girone di ritorno quando ha avuto 13 infortuni e ha fatto 13 punti sui 27 disponibili. È mancato un esterno in grado di fare 10-12 gol, il Napoli vince lo Scudetto per un girone d’andata strepitoso e un regalo dell’Inter nel girone di ritorno. Il Napoli non prende Ndoye per cinque milioni e ha deciso di prendere tutti giocatori che non hanno mai segnato in carriera. Il Napoli deve fare 70 gol, con l’arrivo di De Bruyne è obbligato a giocare con il rombo di centrocampo. Ha preso il sostituto di Anguissa? Sabato inizia il campionato, fino a ieri il Napoli voleva Diouf e oggi l’Inter lo ha preso in poche ore”. È un attacco diretto a una strategia che, secondo lui, è più confusionaria che efficace.
Sul tema del sostituto ideale di Lukaku per il Napoli, Fedele ha continuato con la sua franchezza, suggerendo opzioni realistiche ma criticando le ambizioni. “Il Napoli secondo me non prende Hojlund se deve mettere l’obbligo di riscatto. L’unico che può prendere è Dovbyk perché lo può prendere a poco, è l’unico giocatore papabile. Se si vanno a informare di Pinamonti che è una buona riserva, allora qual è il progetto del Napoli? Se non si fa l’obbligo di riscatto, Hojlund non ci viene. Vlahovic guadagna 12 milioni di euro all’anno, non facciamo il fantacalcio”. Le sue osservazioni mettono in luce un mercato napoletano che pare più improvvisato che strategico.
Infine, analizzando le origini di questa confusione al Napoli, Fedele non ha esitato a puntare il dito su decisioni azzardate e motivazioni discutibili. “De Bruyne è stato preso all’insaputa di Conte, De Laurentiis lo ha preso per dimostrare che era disposto a spendere. Ha speso 21,5 milioni di euro per un portiere, con tutto quello che serviva al Napoli che senso ha fare un investimento del genere? C’era l’accordo con Allegri e Conte sarebbe dovuto andare alla Juventus, poi si è deciso di proseguire insieme”. Questa critica finale evidenzia una gestione del club che, secondo Fedele, è guidata più da ego che da logica, lasciando spazio a interrogativi su cosa riserverà il futuro per la squadra.