Quando il presidente fa il presidente e l’allenatore sbanda: Enrico Fedele non le manda a dire #Calcio #SerieA #Napoli #Fedele #Conte
Enrico Fedele torna a far parlare di sé e questa volta non risparmia critiche sferzanti verso l’allenatore che, secondo lui, è lì “primo per demeriti altrui”. Niente complimenti all’entusiasmo legato alla classifica, piuttosto una frecciatina ben indirizzata: “Gli è andata bene”. Tradotto: pochi meriti personali, tanto qualcosa di fortunoso finora.
Nel suo intervento, Fedele esalta il lavoro del presidente, quel tipo che fa il presidente sul serio, ma punta il dito verso chi sta in panchina, definendo la posizione di primo in classifica più un colpo di fortuna che un risultato meritato sul campo.
Questo tipo di analisi, un po’ fuori dagli schemi e decisamente meno politically correct del solito, mette in chiaro che nel mondo del calcio italiano non c’è spazio per chi si nasconde dietro la classifica senza dimostrare la propria forza. E il presidente? Impassibile, continua a fare il suo lavoro senza cadere nelle trappole della retorica da bar.
Il messaggio è chiaro: se si vuole stare davvero in cima, la fortuna deve essere solo un assist e non una scusa per giustificare scarsezze tecniche e tattiche. Chi non riesce a capire questo, rischia di vedere la propria posizione aggrapparsi solo all’onda di passaggi favorevoli, presto o tardi destinata a infrangersi contro la dura realtà del campionato.