#MercatoNapoli: Fedele promuove il voto ma attacca il modo in cui sono stati spesi i soldi — mercato “ampio ma confuso” e dubbi sull’attacco, tra Lukaku e Hojlund si apre il rebus tattico. #Calcio #Napoli #Mercato
L’ex dirigente Enrico Fedele è intervenuto a ‘Febbre a 90’, su Vikonos Web Radio/Tv, e non ha fatto sconti nel commentare il mercato del Napoli:
“Un voto al mercato del Napoli? Ha speso tanto e merita ampiamente la sufficenza, non mi è piaciuto però il modo in cui il club li ha spesi. Manca l’esterno d’attacco da 15 gol, manca il sostituto fisico di Anguissa, Manna ha certamente migliorato la rosa ampliando la pamchina, il Napoli si era concentrato su Ndoye, peccato che non si sia trovato l’accordo.”
Secondo Fedele il giudizio è un mix di promozione e critica: investimenti ci sono stati, ma la strategia è apparsa confusa. Sottolinea la necessità di un esterno prolifico e di un centrocampista dalle caratteristiche più fisiche per sostituire Anguissa, oltre al rammarico per l’affare mancato con Ndoye.
“Mercato ampio ma confuso, insomma, ma nonostante tutto gli azzurri lotteranno per il titolo, il Milan e la Juventus si sono rinforzate ma gli azzurri sono più avanti. Gutierrez può essere un giocatore alla Spinazzola, è un calciatore molto offensivo, certo per dargli spazio Conte dovrebbe poi rinunciare a De Bruyne o a Mc Tominay, ma come si fa? Lo scozzese è formidabile anche in zona gol, il belga deve giocare dal centrocampo in su, con le sue qualità si dovrebbe occupare solo della produzione offensiva senza rincorse inutili.”
Fedele mette in luce anche le scelte di ruolo e la difficoltà di conciliare interpretazioni tattiche diverse: giudica Gutierrez offensivo e paragona i profili, rimarcando come certe soluzioni richiedano rinunce importanti.
“Certo. l’infortunio di Lukaku ha complicato i piani del Napoli, è lui l’ingranaggio centrale di Conte e Lucca non è tatticamente il suo sostituto. Big Rom è perfetto, fa salire la squadra, smista i palloni e segna: del resto lo scorso anno ha segnato 14 gol e fornito 11 assist. L’ex Udinese, buon giocatore, non ha le sue caratteristiche, mentre Hojlund è un attaccante forte, totalmente diverso dai primi due: il danese ama giocare in profondità, credo che con lui si potrebbe anche tornare al 4-3-3 sfruttando anche gli attaccanti esterni”
Il nodo dell’attacco resta il punto più critico per Fedele: l’infortunio di Lukaku complica i piani, Lucca non lo sostituisce tatticamente e Hojlund propone soluzioni alternative che potrebbero richiedere un cambio di sistema di gioco.
In sintesi, il quadro delineato dall’ex dirigente è chiaro e pungente: mercato con investimenti ma senza ordine, necessità di elementi con gol ed un fisico adeguato a centrocampo, e un attacco da rimodulare in funzione degli interpreti a disposizione. La sua analisi chiude su un invito implicito al club: chiarire idee e ruoli prima che la stagione inizi sul serio.