Vittorio Feltri, noto giornalista, ha pubblicato il suo ultimo libro: “Il latino lingua immortale” (Mondandori). Questo libro rappresenta un viaggio colto e divertente, rispettando lo stile mai paludato dell’autore, tra frasi idiomatiche, citazioni e modi di dire con cui molte delle nostre generazioni sono cresciute.
Libero ne ha anticipato un capitolo intitolato “Le radici visibili e le radici invisibili”. Da questo capitolo emerge una dichiarazione d’amore appassionata per il latino, lingua che Feltri definisce essenziale e splendida.
La persistenza del latino nella nostra quotidianità
“Non ci facciamo caso, e spesso nemmeno lo sappiamo – è un passo del volume anticipato –. Ma noi tutti frequentiamo anche un latino sotterraneo. Noi tutti non solo parliamo ogni giorno una lingua che dal latino discende; ma usiamo un numero altissimo di espressioni e di parole che hanno attraversato i secoli senza passare per l’italiano. Che in qualche modo sono rimaste intatte, più o meno nella forma in cui deve averle usate anche Virgilio”.