In un’intervista rilasciata al quotidiano Libero, il giornalista Vittorio Feltri ha condiviso alcuni aneddoti riguardanti la sua passione per Napoli. Feltri, che recentemente è stato assolto in primo grado per una controversa dichiarazione del 2020 contro i meridionali, ha parlato dell’esito positivo del procedimento legale e del ruolo della sua avvocata, Valentina Ramella. “Direi commosso, proprio perché l’esito di questo procedimento non era scontato, nonostante l’impegno della bravissima Valentina Ramella. Propaganda di idee fondate sulla superiorità delle popolazioni dell’Italia settentrionale rispetto a quelle dell’Italia meridionale e, dunque, sull’inferiorità delle popolazioni dell’Italia meridionale. A me viene da ridere”, ha affermato Feltri.
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L’amore per Napoli e la cultura partenopea
Vittorio Feltri ha spiegato il suo profondo legame con Napoli, nonostante le ovvie differenze culturali e culinarie rispetto alla sua Bergamo natale. “Sono di Bergamo, ho le mie abitudini. Mi mancherebbe la polenta. Ma ogni volta che sono andato in Meridione mi sono trovato a mio agio. Amo la cucina napoletana e penso che le canzoni partenopee siano dei capolavori”, ha dichiarato Feltri.
Feltri ha rivelato inoltre che ha imparato il dialetto napoletano da bambino, durante le gite che faceva a Napoli da Guardialfiera. Le canzoni e i numerosi amici partenopei hanno contribuito ulteriormente alla sua conoscenza e amore per il dialetto. “Il dialetto l’ho imparato da bambino perché da Guardialfiera andavo in gita a Napoli, e poi mi hanno aiutato le canzoni e i tanti amici partenopei”, ha concluso Feltri.

