Ex calciatore Filardi difende Conte dalle critiche: “Ripetersi è un casino!” #Napoli #SerieA #Calcio
Massimo Filardi, ex giocatore del Napoli, ha parlato a Radio Marte durante Marte Sport Live, offrendo una visione cruda e diretta sulle sfide affrontate da Antonio Conte quest’anno. Senza peli sulla lingua, Filardi smonta le polemiche sul mercato, sottolineando come le cose nel calcio non siano mai facili come sembrano, specialmente quando si deve difendere il titolo.
“Con quelle dichiarazioni sul mercato Conte è stato frainteso, perché non ha detto assolutamente che sono arrivati giocatori scarsi. Parto dalla premessa che ripetersi è difficilissimo, per due motivi. Innanzitutto perché vincere di nuovo è complicatissimo. Perché si dà tutto per scontato, anche a livello di ambiente, visto che le aspettative sono enormi. E poi, permettetemi di dire, giocare ogni tre giorni è un altro sport. È come nel tennis, una cosa è giocare per vincere due set su tre e un’altra è doverne vincerne tre su cinque. Qual è il problema di Conte quest’anno? È che avendo nove calciatori da inserire, non potendoli allenare, perché non c’è tempo visto che si gioca ogni tre giorni, si lavora poco. Tutto è più difficile, il tecnico è costretto ad allenare i calciatori facendoli giocare e quindi diventa inevitabile disputare partite brutte come quella col Pisa.”
Filardi non si ferma qui, evidenziando come Conte stia proteggendo la squadra in modo astuto, nonostante le partite schifose che possono capitare. Menziona anche i progressi di alcuni giocatori, con un tocco di realismo brutale su come il poco tempo per allenarsi influenzi tutto.
“Però sono arrivati tre punti preziosi. Con quelle dichiarazioni, peraltro, Conte ha assolto uno dei compiti di un allenatore, che è quello di proteggere il gruppo. E lui lo sa fare benissimo, come si è notato nell’abbraccio con Lucca. Tra l’altro l’ex Udinese è già migliorato rispetto a Firenze, segno che in allenamento sta lavorando bene. Hojlund è un calciatore pronto, però anche lui, al di là di ciò che ha fatto a Firenze, ha bisogno di conoscere i propri compagni di squadra. Lo stesso dicasi per De Bruyne: il belga non è un giocatore di strappo, è un calciatore che deve trovare meccanismi e posizione per far giocare meglio gli altri. E per farlo ha bisogno di conoscenza, anche dei propri compagni di squadra. La sua posizione toglie spazio a Mc Tominay? In qualche modo, ma nel senso che il Napoli, giocando con 4 centrocampisti, distribuisce più compiti e meno spazi a ciascuno di loro. McTominay deve fare più cose quest’anno e facendo più cose è meno attivo in zona gol.”
Guardando avanti, Filardi commenta la sfida contro il Milan, con un’ironia tipica dei vecchi lupi del calcio, suggerendo che i rossoneri avranno vita facile giocando una volta a settimana, mentre il Napoli deve sudare per ogni punto. Non esita a dire che per lui l’importante è non farsi umiliare, per mantenere il momentum.
“Milan-Napoli? I rossoneri, come gli azzurri lo scorso anno, beneficeranno della possibilità di giocare una volta a settimana. Il Napoli è in grado di fare una grande partita ma per me l’importante è non perdere domenica sera, per dare continuità al lavoro e per non galvanizzare il Milan. Dei rossoneri avrei preso Rabiot, tuttocampista come Anguissa e McTominay e forse la perfetta alternativa al camerunense che oggi il Napoli non ha”
In conclusione, le parole di Filardi dipingono un quadro onesto e un po’ spigoloso del calcio moderno, dove allenatori come Conte devono navigare tra pressioni esagerate e limiti reali, senza troppi fronzoli. Il suo intervento ricorda che nel gioco, a volte, è meglio tenere i piedi per terra e non illudersi.