#Fiorentina avvisa: niente calcoli, turnover e mercato nel mirino. Pioli fa i conti con il vantaggio sul Polissya e prepara la squadra per il ritorno in Conference League #ForzaViola #ConferenceLeague
Il tecnico della Fiorentina, Stefano Pioli, ha parlato a Sky Sport alla vigilia della sfida contro il Polissya in Conference League, con i viola che nel ritorno del playoff ripartiranno dalla vittoria per 3-0 in trasferta della settimana scorsa: “Non dobbiamo rischiare di sottovalutare l’avversario, il calcio è imprevedibile e abbiamo giocato solo il primo tempo. Conosciamo meglio i nostri avversari ma anche loro ci conoscono meglio, abbiamo un vantaggio e abbiamo in mano la qualificazione, ma dobbiamo stare attenti”.
Sull’ipotesi di cambi e gestione delle energie, Pioli è netto e pragmatico, pensando al ritmo serrato delle partite: “Sì, lo farò, sarà la terza partita in una settimana. Avremo la quarta trasferta consecutiva domenica, visato che domani giocheremo a Reggio Emilia- La squadra che scenderà in campo sarà comunque preparata per la partita”.
Sul mercato il tecnico non si sbilancia ma detta la linea: “Con il club sono stato chiaro. Se riusciremo ad alzare il livello ci faremo trovare pronti. Non ha senso comunque comprare tanto per comprare e non voglio la rosa lunga oltre misura, visto che non penso che sia necessario. Ma se ci sarà la possibilità ci saremo”.
Riguardo alla questione Comuzzo, Pioli ricostruisce la dinamica senza drammi: “Quando arrivano offerte del genere l’agente informa il club e il giocatore e per forza si crea un po’ di caos. Il ragazzo ha avuto dei pensieri ma ha comunicato di non voler accettare quella situazione lì. È un ragazzo di ottimo spessore”.
Sull’utilizzo degli attaccanti e l’inserimento di Piccoli, il tecnico elenca le opzioni offensive a disposizione: “Abbiamo cinque giocatori offensivi di ottimo livello: Kean, Gudmundsson, Dzeko, Piccoli e Fazzini. Il più delle volte giocheremo con due ma giocheremo anche con tre. Piccoli può giocare prima punta ma non solo. È un giocatore completo e posso provare diverse situazioni in campo con i giocatori che ho. Vogliamo essere vincenti”.
E infine, una critica pratica alle tempistiche del mercato aperto: “Non si può non essere d’accordo con Italiano. Non si capisce il motivo per il quale il calciomercato non finisca prima della prima partita ufficiale. Alleni per un mese una squadra e magari l’ultima settimana cambiano 5 o 6 elementi. Noi allenatori lo diciamo da tanto ma così è. Ci dobbiamo adattare e lavorare nel migliore dei modi”.