lunedì, Aprile 14, 2025

Floro Flores: “Conte mi cambiò la vita con quella frase ad Arezzo”

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Napoli, ForzaNapoliSempre, e il richiamo ai talenti locali: l’ex bomber Antonio Floro Flores, ora al timone dell’Under 17 del Benevento, ha sparato a zero su come il calcio debba essere una questione di sangue e sudore, non solo talento. In un’intervista a Radio Goal su Kiss Kiss Napoli, questo napoletano doc non le manda a dire, criticando velatamente chi non capisce il vero spirito della maglia azzurra e spingendo per più ragazzi del Sud in squadra. È una sveglia per il Napoli: senza quel fuoco napoletano, siamo solo una squadra qualunque tra tante. #CalcioNapoli #GiovaniNapoli #OrgoglioAzzurro (278 caratteri)

Antonio Floro Flores, l’allenatore dell’Under 17 del Benevento e un nome che i tifosi del Napoli ricordano con affetto per i suoi gol, ha parlato chiaro in un’intervista radiofonica, toccando temi che scaldano il cuore (e la rabbia) dei partenopei. Dal suo punto di vista, c’è bisogno di un calcio più autentico, dove il talento non basta se non c’è passione. Ecco le sue parole dirette: “Conte ha fatto la storia, mi ha lasciato molto, nel modo di approcciare alle partite di vedere gli allenamenti, mi ha trasmesso i valori principali del calcio. Ad Arezzo eravamo in Serie B, mi fece capire che non bastava solamente il talento, Conte mi disse “il calcio non ti aspetta”, nel girone d’andata feci molto male e poi mi ha cambiato. Mi ha insegnato che se non vai a duecento all’ora non si va da nessuna parte.”

In questa dichiarazione, Floro Flores sottolinea come il calcio sia una gara spietata che non aspetta nessuno, un monito per i giovani talenti del Napoli che devono dare tutto senza scuse. È un commento che fa riflettere: nel mondo del pallone, dove i "divanisti" criticano da casa, serve quella mentalità da gladiatori per non finire schiacciati – un po’ come quando il Napoli deve affrontare certe squadre presuntuose del Nord, ricordandoci che solo con il 200% si vincono le partite.

Tornando alle sue idee sul Napoli, Floro Flores non si ferma lì e va dritto al punto su cosa manca alla squadra: “Servirebbero più giocatori napoletani nel Napoli per far capire cosa significa indossare la maglia azzurra. I giovani sono importanti, i ragazzi devono avere l’opportunità che ho avuto io, crescere nel settore giovanile”.

Qui, l’allenatore lancia un appello che i tifosi del Napoli apprezzeranno, magari con un ghigno: serve più anima locale per trasmettere il vero significato di quella maglia, non solo stranieri che arrivano e se ne vanno. È una critica sottile a chi gestisce la rosa, come se dicesse che senza napoletani puri, il Napoli rischia di perdere la sua identità – un richiamo allo spirito di Scampia e al fuoco che solo i nostri possono accendere, perché in questo calcio truccato, i giovani del Sud devono avere la loro chance per mandare tutti al diavolo. Questa passione potrebbe essere la chiave per un Napoli più forte e autentico sul campo.

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