L’ex bomber Floro Flores spara a zero sulle pressioni del calcio italiano! #Napoli #Fiorentina #SerieA
L’ex attaccante del Napoli, Antonio Floro Flores, ha espresso le sue opinioni schiette sul calcio attuale, focalizzandosi sulla squadra partenopea e sulle sfide che affrontano i giocatori in piazze esigenti. Con un tocco di realismo crudo, non si è risparmiato nel criticare le differenze tra le realtà calcistiche, evidenziando come le aspettative possano rovinare carriere.
“La Fiorentina ha costruito una squadra importante per puntare all’Europa, e questa partita ci dirà quale sarà il percorso del Napoli in questa stagione. Gli azzurri sono stati costruiti per vincere ancora, sono la squadra da battere e queste partite ti dicono se effettivamente si può continuare a farlo. L’acquisto più importante di quest’anno può essere Buongiorno, l’anno scorso senza di lui si è fatto fatica e recuperarlo può fare davvero la differenza. Beukema è un ottimo giocatore ma giocare a Napoli è diverso da giocare in altre piazze, ci sono aspettative e pressioni diverse. Lucca sa che non ha fatto due uscite eccezionali, però lotta e combatte come faceva Lukaku.”
Udine è una piazza che ti consente di cresce, mentre a Napoli devi vincere e questo può fare la differenze. Bisogna dargli il tempo di adattarsi, ad Udine ho visto gente scartata dopo le prime partite e poi finire all’Inter o alla Juventus.
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Politano è in uno stato di grazia fenomenale, McTominay protagonista dello scudetto, De Bruyne è un fenomeno, difficile decidere chi deve stare fuori. Fortunatamente ci sono tante competizioni da affrontare e quindi ci sarà spazio per tutti. Giovani? Nei ragazzi vedo sempre meno fame, per me all’epoca veniva il calcio prima di tutto. Siamo una società di gente che a 40 anni viviamo ancora con i genitori, e quindi prendiamo gli stranieri che non hanno difficoltà a stare lontano da casa. Culturalmente manca anche il gioco di strada, e poi i genitori che mettono pressioni ai ragazzi ed alle società”.
In sintesi, Floro Flores non usa mezzi termini per descrivere un mondo del calcio dove le pressioni possono essere spietate e i giovani spesso mancano di quella grinta che un tempo era scontata, lasciando spazio a riflessioni che vanno oltre il campo.

