Conte carico e senza alibi: “Armiamoci perché ci sarà da combattere” #Napoli #SerieA #Lukaku #Sassuolo #MapeiStadium
La conferenza stampa alla vigilia della trasferta al Mapei Stadium si è chiusa con un messaggio netto: “Armiamoci perché ci sarà da combattere”. Antonio Conte è apparso elettrico e motivatissimo, deciso a non cercare scuse dopo l’infortunio che priva la squadra di un elemento di peso.
Il tecnico ha tagliato corto sull’accaduto e ha richiamato la squadra e l’ambiente alla concretezza. Ha ricordato ciò che è già successo la scorsa stagione e le difficoltà superate, ribadendo che non servono alibi ma soluzioni. In particolare ha sottolineato: “E’ un infortunio importante per un giocatore che aveva un peso specifico, l’ha avuto l’anno scorso nello Scudetto, ma sappiamo benissimo che durante l’anno possono capitare queste situazioni. Qualcosa di importante è accaduto anche l’anno scorso, non solo come infortuni ma pure di mercato, qualcosa che sembra che faccia cadere tutto, ma questi ragazzi hanno dimostrato di far fronte a tutto quindi niente ricerca di alibi ma delle soluzioni. L’abbiamo fatto già l’anno scorso ad ogni difficoltà, senza mai piangere. L’infortunio fa parte del gioco, come il mercato, e facciamo splendere quelli che abbiamo”.
Conte non ha nascosto la pressione derivante dal ruolo di favorita dopo lo Scudetto, e a più riprese ha rimarcato un dato storico per la città.
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Sul piano tattico Conte conferma l’idea provata in estate: 4-1-4-1 con tre novità dal primo minuto. L’obiettivo è tenere in campo quattro centrocampisti e dare più tempo a Lang per ambientarsi e smaltire una preparazione a cui era poco abituato. In pratica Politano agirà a destra, con Anguissa, Lobotka e De Bruyne in mezzo e McTominay utilizzato come falso esterno alle spalle di Lorenzo Lucca, che avrà subito una grande chance per rilanciarsi in chiave titolarità quando arriverà il sostituto di Lukaku.
In difesa, Buongiorno non è ancora pronto: dovrebbe toccare a Juan Jesus, più dentro negli automatismi rispetto a Beukema, con Di Lorenzo e Olivera sulle fasce. Il dubbio che probabilmente accompagnerà la stagione è quello tra i pali: la scelta sembra ridursi a Meret e Milinkovic‑Savic, con il secondo favorito.
Un messaggio chiaro dunque: niente lamentele, un po’ di sana brutalità motivazionale e il compito di far brillare chi resta a disposizione.

