Rabiot resterà all’OM o no? Tra scuse in campo, rissa a porte chiuse e il pressing pubblico di De Zerbi, Marsiglia è in subbuglio #Rabiot #OM #DeZerbi
Adrien Rabiot continuerà a giocare con l’Olympique Marsiglia? È la domanda che sta attanagliando le menti del club francese, di Roberto De Zerbi e della squadra, specialmente dei tifosi che in un anno si sono affezionati enormemente al centrocampista francese.
Da parte sua, però, il tecnico italiano ha fatto un passo avanti, e pubblicamente, verso il centrocampista accostato anche al Napoli per provare a far rientrare il caso della rissa in spogliatoio e l’esclusione dalla rosa.
Jonathan Rowe, altro volto coinvolto nella rissa a “porte chiuse”, ora è passato al Bologna e reintegrare Rabiot in squadra in questo senso sarebbe anche possibile. E pure Rabiot sembra intenzionato a trovare una soluzione.
Secondo quanto riferito da Téléfoot, l’ex Juventus infatti si sarebbe scusato con De Zerbi due giorni fa, al centro sportivo della Commanderie. Senza tuttavia voltare definitivamente pagina. Resta da vedere quale sarà la decisione del duo Longoria-Benatia, rispettivamente presidente e direttore sportivo dell’OM.
“Non ho ancora parlato con Pablo (presidente Longoria, ndr) e Medhi (il ds Benatia, ndr), ma la speranza che ho – e non è solo legata al valore del giocatore, ma alla persona che è – è che, anche se ha commesso un errore, ci sia la possibilità di ricomporre la cosa, che le cose si sistemino. Io non sono una persona che sbatte le porte in faccia. Non sono l’unico a decidere, il club viene prima dell’allenatore. Ma Adrien è una brava persona. Gli ho dato un consiglio, spero che lo segua e che segua anche me. Penso di essere anch’io una brava persona, cerco di tendere la mano. Non metto mai una croce sulle persone, se posso aiutare a risolvere questo problema, sono pronto a tutto. Penso che sia importante, per il bene di tutti, non solo dal punto di vista calcistico ma anche umano”
“Sono stato molto infastidito da quello che è successo. Non era necessario, non ne avevamo bisogno. Negli ultimi giorni ho fatto uno sforzo per concentrarmi solo sul calcio. Ma sono una persona molto trasparente, quindi è facile leggere le mie emozioni. Penso che la vittoria sia sempre una medicina, ma non risolve i problemi di questa settimana. La volontà di riconciliarsi deve venire da tutti, da entrambe le parti. Non so se vi state chiedendo se quello che ho appena detto lo penso davvero o se sono solo parole, ma questo non toglie nulla a ciò che ho detto ieri. Scelgo bene le mie parole, so cosa dico. In una situazione così delicata ci sono tante cose da considerare”
Resta da vedere quale sarà la decisione del duo Longoria-Benatia, rispettivamente presidente e direttore sportivo dell’OM.