Galderisi mette il Napoli un passo avanti: parole nette su rosa, attacco e giovani #Napoli #Inter #SerieA #Galderisi #Calcio
L’allenatore ed ex attaccante di Verona e Juventus Giuseppe Galderisi è intervenuto ai microfoni di Radio Marte nel corso di ‘Marte Sport Live’ e non ha fatto sconti nel suo giudizio sul campionato.
“La mia personale griglia del campionato vede il Napoli dinanzi a tutti per le potenzialità della rosa, perchè il centrocampo azzurro è tra i più forti ed anche le alternative sono di livello. In più c’è la mentalità di un allenatore che non lascia niente al caso. Insomma per me, ad oggi, il Napoli ha qualcosa in più rispetto all’Inter. Conosco la piazza di Milano, è difficile e da’ pressioni, la sconfitta con l’Udinese già immagino abbia prodotto. In attacco ha diverse alternative, può giocare in più modi.”
Galderisi mette l’accento sulle scelte di reparto e sulle caratteristiche dei singoli: per lui la profondità della rosa e la varietà di soluzioni offensive fanno la differenza. Non manca la sottolineatura sulla pressione che pesa sulle grandi piazze quando i risultati tardano ad arrivare.
“Da allenatore dico che un calciatore come Lucca lo vorrei sempre in squadra, perchè da’ peso al reparto e assicura tempi di gioco. Perchè, come diceva Bagnoli, ‘se hai punte brave il gioco si sviluppa meglio’ . Con Hojlund, inoltre, il club ha messo in rosa una caratteristica che non c’era. Il danese è un attaccante diverso, ha piglio, velocità e attacca gli spazi. E’ poi importante avere calciatori che saltano l’uomo e il Napoli in questo senso non è messo male con Neres, Politano e Lang. Il Como come il mio Verona? Può essere la grande sorpresa della serie A, mi è piaciuto molto nella gara contro la Lazio, vincendo da squadra vera, giocando un gran calcio, con ottime idee e con giovani che hanno gamba ed entusiasmo”
Il giudizio finale è chiaro: fiducia nel Napoli per qualità e alternative offensive, apprezzamento per calciatori e giovani capaci di cambiare ritmo e passo. Allo stesso tempo un plauso al Como, visto come possibile outsider capace di sorprendere come fece il suo Verona.