Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan, ha recentemente rivelato un retroscena interessante riguardante una situazione finanziaria critica vissuta dal club rossonero negli anni ’90. Durante il Festival della Serie A a Parma, Galliani ha svelato che nel 1993 il Milan si trovava in una situazione di debiti significativi, tanto da dover operare con l’approvazione dell’amministratore delegato di gruppo, Tatò, per tutte le spese.
La Sfida Finanziaria del Milan nel 1993
Durante l’intervista, Galliani ha spiegato che la presenza di un amministratore delegato di gruppo aveva reso complessa la gestione delle spese per tutti i membri degli organi dirigenti, richiedendo la controfirma di Tatò per qualsiasi transazione economica.
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Adriano Galliani ha poi ricordato un episodio emblematico accaduto durante un viaggio in Francia, in cui era disponibile per l’acquisto il calciatore Marcel Desailly per una cifra considerevole. Galliani si è trovato di fronte a una scelta difficile: chiedere l’approvazione al presidente Berlusconi e correre il rischio di un rifiuto, o procedere senza autorizzazione rischiando il confronto con l’amministratore delegato di gruppo, Tatò. La situazione finanziaria precaria e le complesse dinamiche interne al Milan hanno reso questa decisione estremamente delicata.