Rudi Garcia starebbe valutando un cambio di modulo per il Napoli. Ne parla l’edizione odierna del Corriere dello Sport. “Nel momento in cui Garcia ha dovuto intervenire, ha mostrato le proprie inclinazioni alternative: 4-2-3-1 (o anche 4-2-4, secondo le fasi della gara e i movimenti e le letture che si devono applicare in campo) e comunque “altro”.
Mentre Napoli-Milan pareva ormai ostaggio di quello 0-2 e di vari altri accadimenti del primo tempo, nello spogliatoio Rudi Garcia è intervenuto, ha scomposto le teorie, ha messo al centro del villaggio la disperazione, ha tolto Elmas, ha afferrato Simeone e l’ha mandato in area, poi ci ha aggiunto in difesa Olivera a sinistra e Ostigard in mezzo ma senza alterare nulla almeno là dietro, ed è andato avanti a modo suo: Lobotka e Zielinski i riferimenti a cui abbeverarsi, Raspadori o tra le linee o anche al fianco del Cholito, Politano e Kvara larghi”.
Poi si legge: “E’ finita 2-2, con il terrore che Theo Hernandez e Calabria hanno spruzzato sullo stadio, con i rimpianti che Kvaratskhelia proprio all’ultimo secondo ha avvertito nella carne”.
“E quindi, il 4-3-3 sta lì, come un mantra, una garanzia certificata dallo scudetto, dalla vocazione d’un Napoli ch’è stato costruito per stare dentro al tridente; ma, intanto, germoglia l’opzione 2, che potrà addobbare – ed è successo – egualmente i vari momenti, lasciando scivolare Zielinski in avanti”.